Friday, October 10, 2008

Canestri senza reti. Prima parte


Cinque anni fa, proprio nel mese di ottobre, ho conosciuto Maria, una ragazza molto carina e molto solare. Lei sorride sempre e le vogliono tutti un gran bene. Maria vive in un paesino a 80 km da Torino e io l’ho conosciuta perché lei veniva a studiare all’università qui in Torino.


Un giorno Maria mi racconta che un gruppo di persone di Ivrea aiutava già dal 1999 l’orfanotrofio di Kragujevac, in Serbia.
La descrizione di questo orfanotrofio ve la risparmio. Per vedere simili tragedie pensavo si dovesse andare molto più ad est, invece ce l’avevo alle porte di casa.
Comunque questa collaborazione produce molti frutti e un giorno alcuni bambini chiedono di poter giocare con dei bambini italiani.
Nasce così una favola che continua ancora oggi. Se qualcuno non ci crede, puo’ venire a vedere ogni anno nel periodo tra Natale e capodanno ad Ivrea e nel comune vicino : Montaldo Dora.


Le favole esistono ancora oggi e sono molto belle. Anche se io faccio sempre il ruolo della strega, partecipo tutti gli anni.
Il primo anno è stato molto emozionante. Sono arrivata ad Ivrea mentre c’era la partita di basket : Serbia- Macedonia e i ragazzi macedoni perdevano di brutto.
L’allenatore macedone, un giocatore famosissimo, urlava disperato, ma al termine della partita è andato a consolare i ragazzi e gli ha detto : sono fiero di voi.
Da quella volta ne ho viste di tutti i colori, ma sempre e solo cose meravigliose, come , ad esempio, l’ospitalità delle famiglie eporediesi nonostante la crisi di lavoro di quella zona.
E’ nata anche un’associazione che riesce a mettere in piedi ogni anno questa iniziativa.
L’associazione si è voluta chiamare : Lettera 22. Il nome è stato scelto grazie al fatto che nella zona di Ivrea c’era una grande fabbrica : la Olivetti. La lettera 22 era una importante macchina da scrivere della Olivetti, ma quando l’azienda è andata in crisi ha portato molta disoccupazione e gli eporediesi hanno risposto stando uniti e aiutandosi vicendevolmente e lo fanno ancora oggi ospitando i bambini più poveri.
Vi metto un po’ di storia raccontata dall’associazione “Lettera 22”.


Vorremmo giocare con dei ragazzi italiani...”.
Una richiesta “semplice” e allo stesso tempo ricca di significato: con queste parole i componenti di una squadra di basket serba si sono rivolti ad una delegazione italiana in terra di Jugoslavia per fini umanitari.
Da queste poche parole é nata l’idea “Canestri Senza Reti”,che già nel nome indica la motivazione che ha spinto all’organizzazione del torneo: l’eliminazione delle barriere materiali e sociali tra i popoli dell’Ex-Jugoslavia.
La prima edizione si é disputata nei primi giorni del gennaio 2001 ed è stata un’esperienza indimenticabile sotto diversi aspetti. Innanzitutto é stata offerta la possibilità a ragazzi cresciuti in anni di guerra e in mezzo a mille difficoltà, soffocati dall’embargo e dalla crisi economica del loro paese, di uscire per la prima volta nella loro vita dalle mura cittadine e visitare un paese occidentale e soprattutto di farlo giocando a basket, sport di cui in Jugoslavia sono maestri da sempre.


Il torneo era riservato ai ragazzi di 13 anni e ha visto la partecipazione del KK Kolonac di Kragujevac, del Klub Velez di Mostar e del Basket Academy Tblisi della Georgia, a cui si sono affiancati l’Ivrea, la Fila Biella, il Moncalieri, la Santarcangiolese (dalla Romagna) e la Pielle Matera. La finale ha visto i ragazzi di Kragujevac imporsi su Mostar in una giornata indimenticabile di sport, ma non solo... Particolarmenteemozionante il saluto al momento della partenza tra Bogoljub Djulic (allenatore serbo di Kragujevac) e Aziz Sunje (allenatore bosniaco di Mostar) con lacrime e abbracci sinceri.
La buona riuscita della manifestazione e il successo che ha riscosso tra i partecipanti ha portato nel tempo alla crescita del torneo: negli anni le squadre iscritte sono passate da otto a sedici, coinvolgendo formazioni anche da altri paesi come la Croazia, la Slovenia, la Macedonia, la Francia, la Spagna, la Lituania e la Danimarca, per quella che sta diventandola principale manifestazione di categoria dell’intera penisola italiana. Il programma si è arricchito con l’organizzazione di un All Star Game fra i migliori ragazzi di ogni squadra, con l’intervento di gruppi esterni come i “Da Move”, con la novità delle riunioni fra allenatori diventate presto scambi culturali ed eno-gastronomici e con l’ospitalità data ai ragazzi dalle famiglie canavesane. Gli organizzatori inoltre hanno voluto che le partite fossero dirette da arbitri minorenni: un’occasione per la Federazione Italiana Pallacanestro per verificare l’operato e la crescita dei giovani direttori di gara. Senza contare, evento ancora più importante, la partecipazione fissa di una squadra eporediese alla analoga manifestazione a Kragujevac (Serbia), il torneo Djurdjevdan, in programma ogni anno all’inizio del mese dimaggio.


In quest'ultima foto vedete gli allenatori della squadra di Strumica (Macedonia)
Penso che abbiate letto che l'allenatore serbo ha abbracciato quello bosniaco. I più attenti avranno notato che i nomi notano due religioni differenti.
Bè, nel torneo Canestri senza reti i bambini giocano e fanno amicizie senza chiedersi da dove vengono o se i loro genitori si sono fatti la guerra.
E anocra di più.. in questa favola anche gli adulti sono amici e da 8 anni parte un pulman dalla Serbia e si ferma a Mostar o a Tuzla per prendere i bambini bosniaci.
Un saluto particolare al mio amico Mirza di Tuzla che legge questo blog perchè parla diverse lingue e capisce qualcosina di italiano.
Qui alcune foto.
La canzone dice : cosa sarei senza te...
Qui uno dei tanti siti dell'associalzione Lettera 22, in attesa di trovare quello giusto per le iscrizioni di quest'anno.

7 comments:

Alessandro Zilli said...

Stojna Vangelovska
Mara Lakić
Zana Lelas
Eleonora Wild
Kornelija Kvesić
Danira Nakić
Sladjana Golić
Polona Dornik
Razija Mujanović
Vesna Bajkuša
Andjelija Arbutina
Bojana Milošević

Al torneo di pallacanestro alle olimpiadi estive 1988 (Seul) hanno partecipato queste signore (sopra)... Sladjana (l'evidenziata) è una carissima amica di Banja Luka. Potresti invitarla a "Canestri senza reti"... così oltre ai serbi, ai bosniaci avreste i serpski della repubblica banjalukese!!! :)

Anonymous said...

perchè.. l'idea non è di portare anche i bambini albanesi ?
certo che il sogno piu' sogno nel cassetto degli organizzatori è quello di far giocare i bambini diversamente abili che chiedono da tempo uno spazio dedicato a loro..
ma ci vorrebbero molti piu' aiuti sia pratici che economici..
comunque la tua amica la contatto..
non si sa mai che da cosa nasce cosa..
tanto come rompiscatole ho preso il diploma !
ah! ah! ah!

Alessandro Zilli said...

Lei parla anche francese!!!! È un fenomeno!!!

Anonymous said...

Ahtisaari ha preso il nobel...
ma non credo sia per il suo impegno in kosovo..
credo che sia per il suo lavoro in altri luoghi

Anonymous said...

cara lina, dopo aver letto questo post, non posso che chiederti di farmi avere qualche indirizzo di b&b ad ivrea e dintorni per quel periodo..voglio esserci e mi metto a disposizione per tutto..anche per asciugare il parquet durante le partite!!

p.s. ahtisaari nobel per la pace..si sno proprio superati!!!
qualcuno ne dovrebbe scrivere..e soprattutto qualcuno lo dovrebe dire ai serbi di kosovska mitrovica e di pec o di prizren..

Anonymous said...

lina, che dire, telepatia balcanica!!

abbiamo scritto un commento sulla stessa notizia nello stesso istante!:-)

Anonymous said...

te l'ho detto che io sono la tua mamma acida..
tra natale e capodanno sei già a torino..
per cio' che riguarda la politica non ho piu' la forza di continuare a parlare..
certo penso a tutti quei preti che conosco e che lavorano in africa, in cina,in tibet...
come credo che non tutti i santi in paradiso siano riconosciuti e stiano sul calendario.. cosi' faccio fatica a credere ancora in tante istituzioni..
so' solo che da quando c'è questo blog incontro cosi' tante persone favolose che mi danno la certezza assoluta che avremo un futuro, che potro' ancora credere in qualcosa e insegnare ai miei figli cosa è buono e cosa no e soprattutto che ci sara' sempre vicino a me una persona con cui potro' parlare di onesta', di amicizia, di fratellanza alla faccia di chi cerca il dio denaro e la divisione..
siete voi il mio premio nobel..
quanti soldi prenderà ahtisaari ?
per voi, cosi' meravigliosi, non basterebbero tutti i soldi del mondo !!!!
siete incomparabili !!!

TRASLOCO

  In foto la statua di Ivan Mestrovic, lo scultore croato che ama lavorare per la Serbia Ci siamo trasferiti in 5 altri siti Uno si chiama  ...