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Monday, October 19, 2020

JOVANKA BROZ - MOJ ZIVOT, MOJA ISTINA




Jovanka è stata la moglie di Tito e ha pagato a caro prezzo questa situazione con una prigionia politica alla morte del marito, in una casa senza riscaldamento e le è anche stato negato il passaporto. Non aveva diritti ne pensione. Chi l'ha rovinata? Quelli che hanno distrutto la Jugoslavia. Quelli che hanno votato si per la separazione, quindi sloveni, croati e bosniaci. Gli assurdi nazionalisti. Senza questi nazionalisti si sarebbero create nuove opportunità per il paese e Jovanka non sarebbe morta sola e in povertà. 

Il nazionalismo serbo esiste, ma è in risposta a quello croato che combatte per l'indipendenza da secoli. Il nazionalismo croato poteva essere meno duro, meno aggressivo, meno populista e potevano trasformare la Jugo in uno stato più moderno invece che distruggerla


Jovanka Broz




Tuesday, November 11, 2014

LA PEPPA PIG DI FRANCESCO MANGIAPANE




Dire che siamo euforici è dire poco !
E' uscito il primo libro di Francesco Mangiapane
Verrà presentato a Milano presso "Book city" dal 13 al 16 Novembre.
Complimenti infiniti all'autore e alla sua fantastica famiglia !

La Peppa Pig su Doppiozero

Book city Milano

vocidelmattino.rai.it ( dal 37° minuto una bella intervista !)


Thursday, May 29, 2014

VIAGGIO NEI BALCANI



Proprio nei giorni scorsi parlavamo con Francy del fatto che postiamo poco sul cibo balcanico e durante la raccolta per gli aiuti in Bosnia e Serbia, due bellissime ragazze serbe, mi chiedevano cosa mangio volentieri nei Balkani; dulcis in fundo è un periodo che sento : " Quanto vorrei tornare nei Balkani per mangiare in quel ristorante..."
In questo contesto è arrivata una nuova favola su Balkan crew, si chiama Cristina e lavora per la casa editrice Kellerman di Vittorio Veneto (TV).
Il 9 giugno alle ore 18.00 presso la Feltrinelli di Mestre, Cristina, presenterà un bellissimo libro dedicato al gusto balkanico.
Il libro si chiama "Viaggio nei Balcani",  cibo senza frontiere nel vorticoso cuore d'Europa ed è scritto da Elisabetta Tiveron.
Elisabetta ha viaggiato niente meno che con un grande fotografo per tutti i Balkani e il loro compito era sacrificarsi in molti ristoranti per dare una impronta succulenta al viaggio
Ma se lo hanno fatto loro.. perchè non lo possiamo fare anche noi ???
SI parte !!!!!!!!!!!!

Viaggio nei Balcani

Kellerman editore

Sunday, April 6, 2014

IL PUNTO VINCENTE




Ragazzi.. fatemi aria !
Due o tre telefonate che dicevano : "Metti sul tre.. presto !" ..
... e mi ritrovo appiccicata alla tv davanti al faccione di Nole ! !
Cavolacci di Beograd .. quanto lo amo !
Bè.. il mio Dio sceso in terra ha scritto un libro .. guai a chi non lo legge !
La cosa bella è che si parla di cibo e amore e vita .. e io m'illumino d'immenso !

^_^

A pranzo con Djokovic'

Nole su Balkan crew

Djokovic a "Che tempo che fa"  06/04/2014 Rai3  ore 21.00

Saturday, April 5, 2014

QUANTA GENTE AL KALEMEGDAN !

Sei anni fa iniziava la nostra avventura con un gruppo di persone assetate di Balkani.


Erano gli anni in cui c'era ancora d'obbligo il visto per venire in Italia e tante persone nei Balkani erano attente alla vita in Italia e in Europa in genere. Loro sapevano tutto dell'Italia, mentre noi conoscevamo i Balkani male, in maniera errata, tramite le informazioni falsate della tv.
Eppure, su Balkan crew, arrivavano spesso delle persone che conoscevano molto bene la cultura e la storia balkanica e vivevano, per così dire, in controtendenza.


Di Umberto Li Gioi, favoloso autore di questa favola infinita, ricordiamo bene la frase : " Dopo la descrizione del mio viaggio ai monasteri, lo sentite il profumo dell'erba nel cortile del monastero ? ".
Umberto non è mai stato in un posto senza aver assaporato tutto di quella cultura, di quella natura, di quella parte di mondo che parla a tutti, ma che solo pochi sanno ascoltare.
Succede così che alla prima presentazione del libro "Kalemegdan" , Umberto affitta una piccola sala e .. in breve.. la gente è in piedi dentro e fuori della sala.


Qualcuno pensa che non si riescano a spostare le montagne ? C'è chi fa nascere un fiore in un deserto.
Grazie Umberto, ti nominiamo nostro ambasciatore in Italia .

^_^

Favoloso Umberto

Magico e supermitico !

A Umberto e a tutte le persone che amano i Balkani dedichiamo una canzone. Si intitola Drugovi e dice che gli angeli esistono, ma alle volte non hanno le ali e li chiamiamo amici.
Per sentirla cliccate : qui

Thursday, April 3, 2014

Sunday, March 30, 2014

ESSERE UNA SCONOSCIUTA



Esistono tante favole ed esistono le principesse delle favole che sono più favole di altre.
Leoreta è una principessa di bontà, perchè avrebbe tante occasioni per parlar male, eppure non esce mai una parola cattiva dalla sua bocca. Leoreta dice che non perde tempo con le persone negative.
Dal suo racconto che ha vinto il premio "Lingua madre" nel 2010, nascerà un film.
Io dico che questa ragazza meravigliosa è proprio cio' che serve per spiegare una questione razzista che sentiamo spesso nella nostra società in cui il diverso, l'albanese, il marocchino fa paura.
Io ( Lina) ho una pseudo amica ( più che altro è una nemica ) che ha insegnato alla figlia ad odiare i marocchini. In un viaggio scolastico, la povera figlia, è stata proprio ospitata da una famiglia marocchina e il risultato è stato che la fanciulla s'è messa a leggere i libri di religione araba
Allor quando la povera figlia chiese "Nike", la mamma si precipito' a spendere e sprecare soldi nelle scarpe da ginnastica che, sotto la tela, portavano la scritta : made in Pakistan.
Quando andai la prima volta in Serbia erano tutti spaventati e avevano paura di dover pagare per riportarmi in Italia, mentre i serbi conoscevano l'andrangheta calabrese per la ferocia nei sequestri e negli omicidi.
Ma come si fa ad associare straniero a criminale ?
Leoreta... inondaci delle tue poesie.. non si sà mai che qualcuno si fa furbo !

Essere una donna sconosciuta

Leoreta al Torino film festival

Leoreta Ndoci



Thursday, February 27, 2014

Thursday, December 5, 2013

IN DIFESA DELLE CAUSE PERSE



Nei giorni scorsi, il fantastico filosofo Slavoj Zizek, ha partecipato alla trasmissione "Che tempo che fa" di Fabio Fazio su rai 3 e ha parlato di Jugoslavia.
Il problema dei siti Rai è che per una settimana i link sono facilmente visibili, poi vanno negli archivi.
Per il momento il link giusto è : questo e per il futuro cercate la trasmissione del 01/12/2013.
Slavoj ha presentato il suo nuovo libro In difesa delle cause perse e il suo pensiero è davvero super !
Complimenti vivissimi !

Saturday, November 23, 2013

BALKAN CIRCUS




E' con una grandissima curiosità che vi presentiamo questo libro scritto da Angelo Floramo.
L'autore inizia un viaggio avventuroso nei Balkani e incontra personaggi leggendari e suggestivi.
Il tutto verrà presentato Venerdì 29 Novembre a Staranzano (GO)

Friday, October 4, 2013

IL FUTURO DEI MIEI



Su una nave.
In mare.
Da qualche parte.
"Zio Amadou?"
"Sì..."
"Zio?"
"Sì?"
"Mi senti?"
"Sì che ti sento..."
"Ma non mi guardi..."
L'uomo si volta ed accontenta il nipote. "Stai tranquillo", gli dice inarcando il sopracciglio sinistro, "le mie orecchie funzionano bene anche senza l'aiuto degli occhi..." E si volta a studiare le onde.
Il ragazzino, poco più di sei anni, lo osserva dubbioso, tuttavia si fida e riattacca: "Zio... Tu conosci bene l'Italiano?"
"Certo, laggiù ci sono già stato due volte."
"Conosci proprio tutte le parole?"
"Sicuro, Ousmane."
Il nipote si guarda in giro, come se avesse timore di essere udito da altri, e arriva al sodo: "Cosa vuol dire extracomunitario?"
L'uomo, alto e magro, ha trent'anni, ma la barba grigia gliene aggiunge almeno una decina. Non appena coglie l'ultima parola del bambino, si gira di scatto e fissa i propri occhi nei suoi.
Trascorre un breve istante che tra i due sa di eternità, possibile solo in un viaggio in cui è in gioco la vita.
"Extracomunitario, dici?" ripete abbozzando un sorriso sincero. "Extracomunitario è una bellissima parola. I comunitari sono quelli che vivono tutti in una stessa comunità, come gli Italiani e l'extracomunitario è colui che ne entra a far parte arrivando da lontano. Non appena i comunitari lo vedono capiscono subito che ha qualcosa che loro non hanno, qualcosa che non hanno mai visto, un extra, cioè qualcosa in più. Ecco, un extracomunitario è qualcuno che viene da lontano a portare qualcosa in più."
"E questo qualcosa in più è una cosa bella?"
"Certamente!" esclama Amadou accalorato. "Tu ed io, una volta giunti in Italia, diventeremo extracomunitari. Io sono così e così, ma tu sei sicuro una cosa bella, bellissima."
L'uomo riprende a far correre lo sguardo sulla superficie dell'acqua, quando Ousmane lo informa che l'interrogatorio non è ancora terminato: "Cosa vuol dire immigrato?"
Lo zio stavolta sembra più preparato e risponde immediatamente: "Immigrato è una parola ancora più bella di extracomunitario. Devi sapere che quando noi extracomunitari arriveremo in Italia e inizieremo a vivere là, diventeremo degli immigrati."
"Anche io?"
"Sì, anche tu. Un bambino immigrato. E siccome sei anche un extracomunitario, cioè uno che porta alla comunità qualcosa in più di bello, tutti gli italiani con cui faremo amicizia ci diranno grazie, cioè ci saranno grati. Da cui, immigrati. Chiaro?"
"Chiaro, zio. Prima extracomunitari e poi immigrati."
"Bravo", approva Amadou e ritorna soddisfatto ad ammirare il mare che abbraccia la nave.
Ciò nonostante, non ha il tempo di lasciarsi rapire nuovamente dai flutti che il bambino richiama ancora la sua attenzione: "Zio..."
"Sì?" fa l'uomo voltandosi per l'ennesima volta.
"E cosa vuol dire clandestino?"
Questa volta Amadou compie un enorme sforzo per sorridere, tuttavia riesce nell'impresa: "Clandestino... Sai, questa è la parola più importante. Noi extracomunitari, prima di diventare immigrati, siamo dei clandestini. I comunitari, come quasi tutti gli italiani che incontrerai di passaggio, molto probabilmente ancora non lo sanno che tu hai qualcosa in più di bello e qualcuno di loro potrà al contrario insinuare che sia qualcosa di brutto. Tu non devi credere a queste persone, mai. Promettilo!"
Il tono dell'uomo diviene all'improvviso aggressivo, malgrado Amadou non se ne accorga.
"Lo prometto!" si affretta a rispondere il bambino, sebbene non sia affatto spaventato.
"Per quante persone possano negarlo", prosegue lo zio, "tu sei qualcosa in più di bello e questo a prescindere se tu diventi un immigrato o meno, a prescindere da quel che pensano gli altri. E lo sai perché?"
"Perché?"
"Perché tu sei un clandestino. Tu sei il destino del tuo clan, cioè della tua famiglia. Tu sei il futuro dei tuoi cari..."
L'uomo riprende ad osservare il mare.
Ousmane finalmente smette di fissare lo zio e si volta anch'egli verso le onde. Mi correggo, il suo sguardo le sovrasta e punta oltre, all'orizzonte. "Sono il futuro dei miei..." pensa il bambino. Le parole si mescolano ad orgoglio e commozione, gioia e fierezza.
E chi può essere così ingenuo da pensare di poterlo fermare?



Questo racconto intitolato  Il futuro dei miei , fa parte dell'antologia di Alessandro Ghebreigziabiher dal titolo "Il dono della diversità", in libreria da gennaio 2013 (Tempesta Editore). 



Saturday, June 22, 2013

INCLINI ALL'AMORE


Da Chiara P. dedicato alla favole della nostra crew





Buon compleanno Balkan Crew !!
Grazie Lina e Grazie Francy per aver nutrito il misterioso legame che ho con i Balkani , con "The My Former Jugoslavia" fin dal giorno in cui ho letto il primo post su un evento svoltosi nella mia città e ho in seguito conosciuto di persona Lina !!

Ho appena finito di leggere  INCLINI ALL'AMORE di una bellissima donna serba la quale con questo libro onora suo padre e con lui tutti gli esseri umani inclini all'amore.
Nella intervista recensione che troviamo sul suo sito si legge questa commovente frase:

Lui non credeva in Dio. Ma era incline all'amore, come altri sono inclini alla depressione, alla gelosia... Incline all'amore per la vita. E questo lo ha salvato. Ci ha salvato. Mentre tanti, troppi, nelle nostro Paese, non sono sopravvissuti".

e tutto il libro è commovente e poetico.

Un bacio grande da Chiara

Monday, May 20, 2013

Salone del libro 2013. Dva




Non sono ancora riuscita a trovare i vincitori del concorso "Lingua madre" al salone di Torino, ma abbiamo tutti visto quella persona super fantastica di Cecile Kyenge consegnare i premi.
Per il momento c'è da raccontare il buon successo dello stand albanese con la presenza di Leoreta Ndoci

Leoreta Ndoci allo stand dell'Albania

Anteprima di Adaptlab

Leoreta Ndoci su balkan crew

Alessandro Leogrande allo stand albanese

Concorso Lingua madre

Wednesday, May 8, 2013

Salone del libro di Torino 2013

Il XXVI salone del libro di Torino vede alcuni appuntamenti balkanici interessanti.


In occasione della pubblicazione del libro : "La bionda e il bunker", venerdì 17 alle ore 16.30, l'   autrice Jakuta Alikavazovic, terrà una conferenza presso lo spazio "Lingua madre".


Dalla Bulgaria.. il famoso scrittore Georgi Gospodinov


Dalla Croazia.. Dubravka Ugresic, per la pubblicazione di "Baba Jaga ha fatto l'uovo"


Dalla Macedonia Goce Smilevski per la pubblicazione di "La sorella di Freud"

Per ogni altra informazione, cliccate : qui
Per vedere il programma del Centro di cultura albanese, cliccate qui


Sunday, March 10, 2013

Guido Franzinetti



Dopo il successo della "Bussola" sui Balcani uscita nel 2001, Guido Franzinetti aggiorna e approfondisce la sua ricostruzione della storia di questa travagliata regione dell'Est europeo con un excursus che, partendo dalla fine dell'Ottocento, arriva fino ai giorni nostri.

Alla fine del XIX secolo i Balcani erano visti come luogo di instabilità politica e di feroci conflitti tra le diverse etnie. Dopo la Prima guerra mondiale, con l'espressione "balcanizzazione" si finì per intendere la riduzione di uno stato ad un disordine politico perpetuo. A tutt'oggi, i Balcani continuano a essere considerati una terra di nessuno tra l'Occidente e l'Oriente, oppressi dal fardello di un passato pesante, e come focolaio degli odi ancestrali dei diversi gruppi etnici. Il libro intende rivolgersi soprattutto a chi non si accontenta di una prospettiva schiacciata sul presente e sull "immagine", ma vuole comprendere i problemi di una regione che sta faticosamente emergendo dalla marginalità storica.

I Balkani 1878 - 2001


TRASLOCO

  In foto la statua di Ivan Mestrovic, lo scultore croato che ama lavorare per la Serbia Ci siamo trasferiti in 5 altri siti Uno si chiama  ...