Monday, September 29, 2008

VULKANIZER RIZZARDO CACAK

Come avevo anticipato in un commento, l’intervista a Giorgio Rizzardo è stata divertentissima.
I miei amici mi avevano detto che c’era un italiano a Cacak.


Dato che io dico sempre che voglio trasferirmi la e tutti mi dicono che stanno facendo carte false per scappare da la, volevo proprio conoscere questo italiano pazzo come me.
Da Giorgio mi ha portato il mio amico Dejan con la sua Mercedes tedesca euro 0. In balkania si puo’ inquinare come e quanto si vuole e questo lo sa bene l’America che non sapeva dove mettere l’uranio e ha detto : to’.. nei balkani si puo’ inquinare.. dobro dobro.


Così ho cercato e ricercato Ulica Gavrilo Princip contro il parere di tutti quelli che mi dicevano che questa strada non esisteva e quando l’ho trovata ho chiesto a Dejan di venirmi ad aiutare.
Ma Dejo mi ha detto tranquillamente : vai pure a fare brutte figure col tuo serbo tanto tu poi parti. Io se accompagno una amica pazza rimango qui per sempre con questa nomina.
E così Dejo mi aspettava in macchina.
Io avevo già mandato un mesetto fa una lettera scritta in tre lingue nella quale chiedevo il permesso per l’intervista.
Avevo anche masterizzato il nostro blog in maniera che Giorgio pensasse ad una cosa seria.
Quando sono arrivata l’officina era piena di uomini. Sono riuscita a chiedere in serbo chi era Giorgio ed era il più carino (dobro dobro). Mi sono presentata e lui ha detto : ah.. quella pazza della lettera!


Così abbiamo iniziato l’intervista. Ragazzi.. sapete quando vi sentite una “sranje” e non ricordate più niente della grammatica, dei casi, dei verbi ?
In quel momento mi è venuto in mente il mio prof. Ivan di Novi Sad e ho pensato : Svetac Ivan me pomoci brzo ?
Ma niente da fare.. non riuscivo a porre domande e anche Giorgio parlava serbo troppo in fretta.
M’è venuta una tale rabbia che ho preso il telefono e ho chiamato Dejo che aspettava fuori in macchina. Ho parlato in inglese, ma probabilmente ero molto incavolata e chissà cosa ho detto.. non mi ricordo neanche più.
Allora Giorgio calmo come non so cosa mi ha detto in un perfetto inglese : ma potevi dirlo prima che parlavi inglese.. sembravi ancora più matta a gesticolare in serbo !
Subito dopo è arrivato Dejo e gli ho detto : Grazie amico.. adesso ho risolto senza di te.


Allora Dejo ha detto : bene.. mi posso controllare le gomme dell’auto ?
Di solito voglio bene ai serbi.. non sò perché in quel momento li avrei bruciati tutti ..
Finalmente è cominciata l’intervista ! Giorgio mi ha chiesto se doveva ripetere tutto da capo in inglese e io ho detto : si.. ti prego.
Vengo così a sapere che suo nonno, che abitava dalle parti di Verona, ha preso moglie e figli ed è andato a vivere in balkania (all’epoca di Tito !).


A quell’epoca c’era molto benessere e la famiglia ha subito fatto fortuna. Il padre di Giorgio è morto, ma Giorgio puo’ testimoniare che era innamorato di Cacak e della Serbia. Aveva sposato una serba e non ha mai parlato dell’Italia. Stava troppo bene ed era integrato nella cultura balkanika.


Però il padre di Giorgio non ha visto le bombe del 1999.
Su questo argomento tutti i serbi sorvolano. Nessuno ne parla. E’ un dolore troppo grande e troppo recente. Chiunque ha visto morire qualcuno o ha avuto un lutto in famiglia.
Anche con Giorgio io ci ho provato, ma ho dovuto subito desistere..


Pero’ sono stata tanto contenta di aver fatto questa intervista. Mi spiace che Giorgio vedrà solo le figure e non capirà un gran che.
Alla domanda : vorresti vivere in Italia, mi ha risposto . Zasto ? Perché ?

7 comments:

Riccardo said...

E' un peccato che djordje non sia in grado di parlare italiano...
in fin dei conti una parte di lui e' italiana.
Sarei curioso di sapere cos'e' che ha spinto suo nonno a mollare tutto in italia per andare in jugoslavia... forse il comunismo?
So di molti italiani (soprattutto di Monfalcone) che erano andati ai cantieri navali di Fiume nel dopoguerra ma che poi furono perseguitati..

балканска девојка said...

ne ho conosciuti altri che hanno fatto questo passo..
per esempio uno scrittore : giacomo scotti
un fascista ha ucciso suo fratello davanti ai suoi occhi e lui è andato in yugoslavia proprio perchè c'era il comunismo ed era l'unica maniera di dire : non voglio vivere sotto una dittatura
per fortuna giacomo scotti non ha avuto nessun tipo di problema, anzi , ancora adesso vive in balkania
io ho la sua intervista nel cassetto, ma per il momento la tengo la e faccio spazio al prossimo post che.. vedrete.. sara' magico !!!

Anonymous said...

bellissima questa intervista..
si anche io farei la stessa cosa di lina..andrei a vivere la'..
potremmo programmare un piccolo esodo italia-serbia???

la cosa più toccante è il silenzio sulle bombe del '99..lo stesso silenzio lacerante dei ragazzi di belgrado che ti guardavano dritto negli occhi e in inglese ti dicevano "we remember your bombs.." e poi non dicevano nient'altro..e ti sentivi una sranje..

grande lina
reporter a cacak!!!

Anonymous said...

grazie alf,
in effetti quella pagina la vogliono voltare..
credo che tutta l'umanità la voglia voltare anche se poi il rovescio della medaglia è che non impariamo niente..
vedi ossezia.. per esempio..
pero' è certo che tutta la famiglia rizzardo non pensa assolutamente di tornare indietro..

Sajkaca said...

Adoro le reportage die Lina!

Questo post in particolare...la frase finale è un fantastico complimento alla Serbia!

Super, Lina!!!!

Anonymous said...

non me lo ricordare..
proprio quest'anno che non pensavo di trovare l'aereo per tornare !!!!
quando sono arrivata all'aereoporto non c'era annunciato il volo, non c'era il ceckin e ho detto : finalmente !! questa volta è fatta..
non vi dico i lacrimoni quando mi hanno messo sull'aereo di peso..
pero' francy.. ti prego.. scrivi qualche complimento in serbo
giorgio si sta guardando tutte le figure e non capisce nulla...

Anonymous said...

non me lo ricordare..
proprio quest'anno che non pensavo di trovare l'aereo per tornare !!!!
quando sono arrivata all'aereoporto non c'era annunciato il volo, non c'era il ceckin e ho detto : finalmente !! questa volta è fatta..
non vi dico i lacrimoni quando mi hanno messo sull'aereo di peso..
pero' francy.. ti prego.. scrivi qualche complimento in serbo
giorgio si sta guardando tutte le figure e non capisce nulla...

TRASLOCO

  In foto la statua di Ivan Mestrovic, lo scultore croato che ama lavorare per la Serbia Ci siamo trasferiti in 5 altri siti Uno si chiama  ...