Monday, September 15, 2008

Perché partirò per la Serbia

Questo è un post un po' atipico... di quelli che non faccio solitamente. Quello che mi è successo da circa un'anno ha per alcuni versi dell'incredibile.
Circa un anno fa ho conosciuto per caso su internet una persona che
col tempo sarebbe diventato un amico che abita a Belgrado.
Inizialmente, come molti contatti che si hanno su internet ci si
parlava di tanto in tanto fino a quando lui non si è preparato per festeggiare la sua Slava. Ed è allora che ho cominciato a fare le mie prime domande.
Quello, diciamo, è stato l'inizio di tutto.
In precedenza avevo già avuto, anche per motivi di lavoro, contatti con persone dei Balcani (principalmente della Slovenia e della Macedonia). Ma non avevo mai approfondito troppo la loro conoscenza.

Quando ho cominciato a sapere di più sugli usi e custumi serbi ho
cominciato a scoprire un mondo nuovo.

Fino al quel momento la Serbia,
pur sapendo cos'era e dove si trovava, rimaneva un "punto di domanda" geografico... conosciuta solo per quello che ci era stato detto e per quello che ci era stato fatto vedere nel 1999 con la guerra del Kosovo. Rimaneva comunque su di loro la nomea di "cattivi".
Piano piano, ora dopo ora di conversazione e documentandomi ho cominciato ad interessarmi a loro, sui loro punti di vista, sulle loro tradizioni su quello che a loro piace o non piace. Spesso mi sono trovato d'accordo su quello che pensavano... altre volte no.
Penso sia nomale.


Comunque ho cominciato a sentirli più vicini a me ed ho cominciato
essere affascinato su quello che li riguardava. E' arrivato poi il momento in cui ho sentito anche la loro lingua... Non voglio dilungarmi troppo... ma dalla parte di mia madre, le mie origini sono croate. Purtroppo la lingua croata non mi è stata insegnata. Mi sono detto: "Bella la lingua serba... ha un bel suono... mi piace!". Allora ho deciso di cominciare a studiarla.
Penso che un
popolo si possa "capire" di più se si impara anche la sua lingua... del resto, la lingua è la sua anima.

Studio da solo... e devo ammettere che è abbastanza difficile. Ma
parola dopo parola mi innamoro sempre di più di questa lingua che, per alcuni versi, fa parte di me.
Nonostante la naturale diffidenza che trovo in famiglia (non è poi così normale che una persona, da un giorno all'altro, cominci ad amare una nazione e a parlare una lingua prima sconosciuti) io proseguo imperterrito i miei studi...
Non parlo bene... anzi... però provo sempre una grande gioia quando posso usare quel poco che conosco. Nel frattempo ho conosciuto anche altre persone e spero presto di incontrarle.
Non sono ancora potuto andare in Serbia.. non ci sono mai stato.

Quello che conosco lo vedo da foto, filmati, esperienze di
viaggiatori... Amo Belgrado e Niš. Amo la spiritualità dei monasteri ortodossi, la natura che li circonda, gli influssi che la società ha avuto da altre culture.

Amo l'ostinazione e l'orgoglio che il popolo serbo ha ed ha avuto in tutte le fasi della sua storia.La forza che ha avuto di "rialzarsi" anche dai suoi momenti più bui.
Non so cosa mi aspetterà quando arriverò lì.... se tutto va bene dovrei andarci il prossimo giugno. La partenza è ancora lontana... nel frattempo cercherò di prepararmi bene per questo viaggio.
Magari, tornando, potrei avere anche un punto di vista completamente opposto a quello che ho ora.
Non lo so... Ma comunque vada, tornerò
arricchito di nuove esperienze, soprattutto tornerò con un senso di amicizia rafforzato con delle persone stupende.
So che la vità non è facile in Serbia... ma spesso è nelle difficoltà
e nell'avere poco che esce allo scoperto il vero lato umano delle persone.

Riccardo

10 comments:

Sajkaca said...

Hvala, Riccardo per avere condiviso questi tuoi sentimenti balcani!

Un bellissimo post così personale...ti capisco benissimo!
La richezza della Serbia non la si scopre tramite la vista offuscata dei nostri massmedia allarmisti, ma bisogna sforzarsi e guardare un po' più in la! Come fai tu!
Veliki pozdrav!

Anonymous said...

cavoletti fritti di bruxell.. quanto ti adoro riccardo !!!!
si.. stai lontano dai serbi cattivi..
uno dei pochi popoli che ha insegnato al mondo cos'è la dignità e che ha sempre subito la storia pagando spesso con la vita, ma mai arrendendosi...
e poi hannno un altro difetto : amano la nazione..
effettivamente c'è da aver paura !

vero said...

Ciao Riccardo,
hai scritto un post veramente bello, sai in alcuni tratti mi ci ritrovo a pieno, non sò credo che questa parte d' Europa abbia qualcosa di speciale... ad alcune persone rimane attaccata alla pelle e non puoi più farne a meno.Almeno a me è successo così, mi ci sono avvicinata per caso, distrattamente e poi piano piano, con le sue bellezze e le sue amarezze, con la sua semplicità e con le sue tante contraddizioni mi è entrata dentro. Anch'io provo a studiare la lingua da sola (con pessimi risultati) E spesso chi ti sta vicino non riesce a capire ...Stai tranquillo,
vedrai il tuo viaggio non ti deluderà.

Anonymous said...

bellissimo post riccardo..
davvero..
che vooglia di prendere un treno per trieste e poi belgrado!!!

alf

Riccardo said...

Grazie a tutti per i commenti che avete fatto al mio post.
Non potete immaginare quanto le vostre parole mi rendano felice.
Da dicembre, se tutto andrà bene, comincerò a pianificare seriamente il mio viaggio. Magari, di tanto in tanto farò qualche post su quello che vorrò visitare.
L'epilogo di tutto sarà il mio ritorno, dove vi dirò se quello che ho scritto adesso sarà confermato oppure no.

Pozdrav!!!

Unknown said...

condivido appieno.
saluti dalla serbia

Juremod said...

Anch'io Riccardo ho cominciato ad amare la lingua Serba e ho la fortuna di avere qualche amico della comunità serba di Trieste e ci scambiamo un pò di dialogo. In mezzo anno che la studiavo, riuscivo già a scambiare qualche opinione con i parenti della mia ex fidanzata in Dalmazia.. adesso ho amici in rete, e, dopo 2 anni di studio, blando, non stressante, ma con tanta passione e amore per il Serbo, parlo anche in chat senza vocabolario, molte volte.
Per me è l'Amore e il sentimento e il rispetto per quella Lingua e quel Popolo che ha sofferto tanto, che ti fa imparare, memorizzare senza stress, ricordare e imparare i suoni, le lettere, la loro pronuncia, e la Storia del loro Popolo.
Forse il destino è scritto nel nome: io sono triestino e mi chiamo Igor.

балканска девојка said...

che bel commento igor !!
anche tutti noi e riccardo siamo in fb
ci piacerebbe fare amicizia
balkan_crew at yahoo.it

lorish said...

è da circa un anno che vivo attraverso l'anima di questo paese,ed è sorprendente sentir crescere in me la curiosità di scoprire i mille volti della vita di questa gente.
Il mio viaggio fa tappa a Nis,circa una volta al mese.

балканска девојка said...

fantastico !

TRASLOCO

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