Tuesday, September 16, 2008

La passione di Alf

Continua con un successo incredibile lo spazio dedicato a voi lettori.
Bravissima Francesca che ha intuito la vera ricchezza di Balkan-crew: voi che ci leggete tutti i giorni (grazie, hvala, thank you so much!).
Così adesso abbiamo diversi posts in coda, ma vi acconteteremo tutti con un po' di pazienza. Potete anche scriverci nella vostra lingua madre, perchè ci siamo attrezzati per tradurre tutto, anche il greco.
Abbiamo pensato di chiedere a qualche amico di raccontarci come è nata la passione per il balcani. Tutti ci hanno risposto che lo avevano già fatto e così siamo andati a prendere le loro prime emails.
Molti ci hanno chiesto di poter riscrivere il pezzo controllando gli errori, ma in un caso non lo abbiamo permesso.
E' stato nel caso del racconto di Alf, un ragazzo che tutti vorremmo come figlio, come cugino, come fratello, come amico. Un ragazzo d'oro.
Anche il mio martirio è entusiasta e mi dice sempre: che bello ! in un blog balcanico tanti apprezzamenti ad un mio compaesano calabrotto !!!



"…e poi, in mezzo, sopra e dentro tutto ci sono i balcani..difficile da spiegare..potrei iniziare con una storiella: da piccolo ero affascinato da una foto che stava alla voce "jugoslavia" dell'enciclopedia dei ragazzi De Agostini..avrei scoperto anni dopo, affascinato, che era il punto dove la Sava incontra il Dunav..quella foto, quella città Belgrado, mi affascinava, sembrava lontana dal mio mondo, una meta da sognare..la guardavo e la riguardavo..ed istintivamente tutto ciò che era jugoslavija mi affascinava..



pensate che io ricordo ESATTAMENTE come se fosse oggi il momento in cui ho saputo che Tito era morto..era il 4 maggio del 1980 (giuro non ho bisogno di andare su google per vedere la data!!!) e stavo entrando in macchina, uscendo da scuola; mia mamma con una sua collega maestra commentavano la morte di Tito e il timore che potesse succedere qualcosa (erano i tempi della guerra fredda..) ed io posando la cartella e sedendomi in macchina pensai che io se ci fosse stata la guerra sarei stato dalla parte degli jugoslavi..ricordo il tempo che faceva, un tempo triste e grigio nonostante il maggio calabrese...ma il bello è che io quel giorno avevo 6 anni e 2 giorni!!!



solo dopo, anni dopo, dopo migliaia di pagine lette, e documentari, e viaggi, e film, avrei capito quanto quel giorno segnava l'inizio del destino amaro e tragico della fine della jugoslavija..un paese troppo bello per esistere davvero..(questa è più meno la dedica che kusturica fa alla jugoslavija all'apertura di underground se non erro..)



tutto cio' che è legato alla jugoslavija ha qualcosa di magico, come se davvero gli elfi mi parlassero..scherzando io dico che è tutta colpa dei miei, che mi hanno concepito in viaggio di nozze, in jugoslavija appunto..(dai racconti di mia mamma probabilemte a dubrovnik!)


crescendo questa passione si è alimentata: con la politica, con la geografia (c'è qualcosa di paragonabile al montenegro per bellezza su tutta la costa mediterranea??) col cinema di kusturica e con miliardi di altre cose..

forse ho scritto troppo..ma quella domanda (perchè la passione per i balcani?) apre un rubinetto di parole per me..che non si prosciugherà mai!!!!"

Alf

8 comments:

балканска девојка said...

non hai scritto troppo alf,
ci hai regalato una pagina stupenda..
complimenti anche dal mio martirio e lui è un tipo che non complimeta mai nessuno !!!
per i lettori.. chiedo scusa se trovate qualche errorino di grammatica, ma ho voluto lasciare tutto come di botto ha scritto alf, perchè è troppo spontaneo e meraviglioso..
bravo alf.. regalaci un'altra pagina su quel posto in kosovo che sai tu...
siamo impazienti..

Riccardo said...

"apre un rubinetto di parole per me"...
Bellissime parole Alf!!!!

....e sei anche simpatico al marito di Lina!

Biljana Petrova said...
This comment has been removed by the author.
Sajkaca said...

Questa è vera Yugo-Nostalgia!!!!
Scritto troppo?
Ma neanche per sogno!
Grazie Alf!

Anonymous said...

Jugoslavia : un sogno infranto.
Gia', questo era per me la Jugoslavia, un paese dove etnie diverse sembravano riuscire a convivere bene , una sorta di laboratorio europeo dove si erano risolte le diversita'. Ho conosciuto la Jugoslavia da turista, prima della tragica frantumazione che oggi e' sotto i nostri occhi . Guardavo sgomento i miei dipinti naif che davano un magico senso di pace e li confrontavo con la brutalita' della guerra che ha devastato un paese tanto bello . Oggi provo rabbia e impotenza nel vedere il Kosovo in mano a criminali che distruggono cio' che rimane di una grande eredita' cristiana in Europa nel solenzio di tutti .
Diego49 http://fattiedisfatti.go.ilcannocchiale.it/

Anonymous said...

hai ragione diego..
purtroppo hai ragione..
ma è anche l'unico paese in cui vado a respirare un po' di ossigeno dopo tanta schifezza di razzismo che respiro in italia..
la guerra non l'ha voluta la gente..
c'erano i matrimoni misti e i bambini giocavano con bambini di altre etnie senza farsi nessun problema..
vedrai che la ricostruiamo la ex yu..
ancora piu' bella..
speriamo che non capiti lostesso all'italia..pero' !!!!

Anonymous said...

Grazie Lina .
La mia conoscenza della Jugoslavia (mi piace ancora chiamarla cosi') passa attraverso i racconti di una collega di lavoro di origine fiumana , anche lei esule come tanti nel dopo guerra , racconti intrisi di nostalgia per la sua terra . Il ricordo del padre pescatore, del picolo peschereccio dove era salita tante volte nel piccolo mandraceto (si dice cosi? ) il porticciolo quasi davanti alla casa . Ricordo le vacanze lungo la costa dalmata negli anni 80 , giu' giu' fino al Montenegro passando per Senj , le cascate di Plivize , Spalato, Zara, Marascka, Dubrovnic. Ricordo i grandi spiedi di carne dell'entroterra dove mangiavamo di gusto carne accompagnate da incredibili zuppiere di pomodori, cipolle , e cetrioli. Ricordo le architetture che spaziavano dall'epoca romana a quella veneziana e alle piccole chiese bizantine . Ricordo gente ospitale e contadini che ci vendevano la grappa locale . Ricordo una nazione senza stati e staterelli che avrebbe conosciuto un grande avvenire nella futura Europa. E poi ho visto Belgrado e il nostro bravo cronista Remondino che cercava di aiutarci a capire cio' che era difficile per noi comprendere. L'Italia e'anche un paese fragile, dove le contraddizioni potrebbero esplodere , anche se per ora ci sembra difficile immaginarlo. Mi scuso per la grammatica serbo-croata poco corretta, ma non vado oltre il classico "dobro" .
Un saluto a tutti coloro che soffrono la lontananza dalla loro patria.
Diego49

Anonymous said...

Eh...la mia Jugoslavia...ogni volta che ci ripenso mi viene da piangere...ogni volta che ripenso a quello che avevo mi viene da piangere...ogni volta che penso come sarebbe stata la Jugoslavia nel 2008 mi viene da piangere....nostalgia...io ero piccolino quando è scoppiata la guerra...ma la maggior parte dei miei ricordi di quando vivevo la sono ancora impressi nella mia mente come marchiati a fuoco...beh...spero che un giorno qualcuno si renda conto del grave errore che è stato distruggere la Jugoslavia....e che si possa finalmente ricostrire...

TRASLOCO

  In foto la statua di Ivan Mestrovic, lo scultore croato che ama lavorare per la Serbia Ci siamo trasferiti in 5 altri siti Uno si chiama  ...