Il concorso internazionale di pittura si è concluso con
successo. I giovani pittori da tutte le parti del mondo hanno spedito oltre 500
disegni. Il tema è libero, oppure ‘Cosa mi fa felice’.
Il concorrente più giovane ha cinque anni, dalla Svezia, il
più vecchio, Marco, diciassette,da Belgrado.
La cerimonia ufficiale per l’assegnazione del premio non è
ancora iniziata. I premiati, accompagnati dai genitori, dagli amici ed
insegnanti, aspettano impazienti la decisione, mentre orgogliosi guardano
l’esposizione allestita, la sala gremita, le telecamere, i giornalisti, le
personalità nazionali ed estere.
Tutti sono presenti, eccetto Marco.
‘Marco è malato, non è potuto venire...’dice un po’ confusa
una giovane donna mentre spiega che
ritirerà per lui il premio.
‘Io sono sua madre,
Marco vi saluta tutti’ Aggiunge.
‘Bene, per Marco J.... ritirerà la mamma’ annota
l’organizzatore.
‘Si fermi là sulla
destra, in modo da essere vicina quando sentirà il suo nome’.
‘Vedete, il lavoro
col campo di grano maturo è di Marco, spiega una signora sorridendo e mostrando
ai presenti il dipinto giallo-oro esposto nella sala dove si affollano gli
ospiti, sperando di essere ammessi a qualche parte ufficiale del programma ed
avere la chanse di essere ripresi dalla telecamera. Peccato, il disegno di
Marco ha conquistato il secondo posto, anche se è tanto bello da meritare il
primo, dice la signora, mentre constata che sono arrivati tutti gli ospiti,
eccetto lui.
Da poco è iniziata la cerimonia e la consegna dei premi.
Applausi, auguri, baci.
Mentre tiene nelle mani la scatola coi colori per dipingere,
la targa e la medaglia a forma di pennello, la mamma di Marco mostra una
felicità inesprimibile. Forse vorrebbe piangere ma i giornalisti ed i membri
della commissione non le danno un momento di pace tempestandola con una
sequenza di domande.’Vorrà diventare pittore un giorno, Marco?.. Frequenta
qualche scuola di disegno?..Ci dispiace che oggi non sia venuto, il suo lavoro
è davvero eccezionale, sono tutti d’accordo...possiamo fargli un’intervista
quando starà bene?.
La madre di Marco tenta di spiegare, ma, guardando tutti
quei volti sorridenti, non ha il coraggio e la forza di dire come stanno le
cose. Tiene per se la verità, mentre tutti desiderano fotografare proprio il
disegno di Marco e vogliono trascrive il suo numero di cellulare
inoltrevolentieri gli farebbero visita nella sua stanza.
Mentre continua la cerimonia, Marco, in qualche altro posto
della città, dipinge altri nuovi campi di grano dorato, preoccupandosi che
assomiglino a quello di grano maturo del nonno, in cui amava nascondersi e nel
quale si sentiva il bambino più sicuro e felice del mondo.
Prima di tornare dalla cerimonia, la madre tenta di spiegare
a Marco che ha ottenuto il secondo premio, in concorrenza con 500 disegni, che
ha vinto un viaggio in Italia e tanti, tanti colori nuovi.
Forse, quando era ancora nella pancia della mamma, è
successo qualcosa di strano nella sua testolina. Capisce cosa gli dice la madre
ma non sa spiegarlo.
Marco è un ragazzo, come dicono gli esperti, con bisogni
particolari, con un ritardo dello sviluppo mentale. La madre avrebbe voluto che
lui vincesse, ma un attimo dopo non ci pensava già più. Sapeva che la
confusione e l’interesse intorno a lui lo avrebbero reso nervoso e che tutta
questa gente sconosciuta e inconsapevole avrebbe avuto un’impressione sbagliata
di lui.
‘Forse non crederanno che sia davvero il suo disegno, forse
mi diranno che con la firma dovevo dichiarare che non è un ragazzo
normale’...pensava tra se’ mentre si preparava
a ritirare il premio. Che Marco non abbia mai parlato, voluto, saputo o
potuto, non è importante. Sua madre è sicura che il suo ragazzo un giorno diventerà
pittore. In verità lo è già. Ed è pronta a comprargli tutti i colori del mondo
per dipingere i suoi campi colorati di grano.
Racconto di Radmila Pecija Urosevic.
Traduzione di Laura Maestrello
1 comment:
I pensieri della mamma del pittore sono molto commoventi... grazie.
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