Monday, June 15, 2009

SIROGOJNO - MOKRA GORA - VISEGRAD (drugi deo)

(questo post prosegue da qui)

Sirogojno (Сирогјно)


Una ventina di chilometri da Zlatibor c'è il vecchio villaggio (staro selo) di Sirogjno (qui il sito ufficiale), un museo all'aperto dove vengono presentate le vecchie tradizioni serbe. Le casette sono state rinnovate e anche gli interni mostrano lo stile di vita, gli oggetti e le decorazioni che venivano usati nei vecchi tempi in questa zone.


La prima volta che si nomina il nome di questo villaggio è in un registro fondiario turco del 1476. L'idea di fare un museo è nata nel 1980 all' architetto Ranko Findrik che si occupò di restaurare le villette della zona. Ma non si tratta solo di architettura, l'idea è di preservare le informazioni sui lavori domestici di una volta e di preservare le tradizioni nazionali. Cosi nel 1992 fu fondato e aperto al pubblico il museo. Sul blog di palachinka c'è un bellissimo post su questo villaggio qui. E qui sullo stesso blog un interessante post di un biscottino dimenticato che è stato acquistato a Sirogojno.

Qui un post su Sirogojno (e altri villaggi etno della Serbia)


Kremna
(Кремна)

Pochi giorni fa ho fatto un post su Kremna, un piccolo paese nel parco nazionale di Tara. Kremna è conocsiuto per uno dei suoi cittadini molto famosi....
qui il post

Mokra Gora (Мокра Гора)


Intorno a questo villaggio tutto in stile etno serbo ci sono un bel po' di attrazioni da andare a vedere.



La ferrovia chiamata: l'otto di Sargan (Шарганска осмица). Alla fine della prima guerra modiale nel tratto ferroviario a scartamento ridotto tra Belgrado e Sarajevo, mancava il pezzo fra Uzice (Serbia) e Vardiste (Republika Srpska).


Per lo stato di Jugoslavia era però una priorità assoluta quella di completare il tratto, nonstante ci fosse il problema di come far passare il treno nei monti di Sargan, dove il dislivello era di circa 240 mt. La soluzione fu, di realizzare il tratto a forma di "8" e con una serie di tunnel (20) e ponti (10) di portare il treno in quota. I lavori iniziarono nel 1921 e nel 1925 si innaugurò il tratto Belgrado-Uzice-Visegrad-Dubrovnik. Per fare questo viaggio ci si metteva due giorni e due notti. Nel 1974 però il trenino cessò di viaggiare, perchè non cerano più abbastanza viaggiatori.



Nel 2003 però si ritirò fuori dal museo di Pozega il vecchio treno con locomotiva a vapore e si ripristinarono i 15 km che formavano questo "otto" tra Sargan e Mokra Gora e viene adesso utilizzato per fare dei giri turistici durante la stagione primaverile/estiva. (su questo sito, in inglese, troverete molte informazioni e bellissime foto) http://www.penmorfa.com/JZ/index.htm

Emir Kusturica ha girato il film "Zivot je cudo" (Life is a miracle) proprio qui. E n
on si è fermato qui....è venuto qui ad abitare e ha costruito un'intero villaggio, che si chiama "Drvengrad" (città di legno).




DRVENGRAD-Mecavnik-Küstendorf (Дрвенград)

A partire dal 2000 Kusturica ha iniziato a far costruire questa cittadina di montagna che si trova a due chilometri da Mokra Gora sulla collina di Mecavnik. L'ha chiamata "Kü
stendorf" (in tedesco "villaggio della costa" ) proprio perchè la costa qui non c'è. Il villaggio è una specie di museo, si paga un'entrata e si può visitare il villaggio che Kusturica utilizza come location per i suoi film.


C'è il cinema sottoterra dedicato a Stanley Kubrick (prima il cinema si chiama "Anderground" poi nel 2008 è stato chiamato "Bioskop Stenleja Kjubrika") e non mancano piscina, biblioteca, scuola del film, ristorante, camere per turisti ,souvenireshop e una chiesa ortodossa dove Kusturica si è fatto battezare e cosi adesso porta il nome Emir Nemanja Kusturica. Una volta all'anno si svolge il Festival Internazionale del Film di Küstendorf, la risposta di Kusturica a Festival occidentali e commerciali.



Kusturica ha cercato di costruire un villagio in tradizione e armonia con le tradizioni serbe e l'architettura del posto. Ha realizzato tutti in legno e attenendosi al linguaggio dell'architettura rurale del posto. Ma proprio questa bella intenzione di preservare le vecchie tradizioni serbe gli ha portato commenti negativi da critici dell'arte, del film e di architettura perchè vedono in ciò un atto nazionalistico di Kusturica. (Mi pare di capire che va bene preservare quasi di tutto, pur che non sia serbo....ridicolo, no? Nella pagina di wikipedia tedesca su questo villaggio lo chiamano adirittura un paese etno-nazionalistico!!!) Molto tempo fa avevo fatto un post in inglese sul mio blog qui.



Visegrad
(Вишеград)

Da Mokra Gora in una mezz'oretta di machina si arriva a Visegrad, la città con uno dei ponti più famosi del mondo: "Il ponte sulla drina" del libro di Ivo Andric. Presto dopo Mokra Gora si varca il confine dell Repubblica di Serbia e vi trovate nella Repubblica Srpska, l'entit
à serba della Bosnia-Erzegovina.


(da wikipedia) Il ponte è una costruzione elegante dalle forme armoniose; l’ampia struttura ha una carreggiata di 4 metri, poggia su 11 arcate e si erge sulle acque per una lunghezza complessiva di 179 metri . Sul lato sud della balconata centrale del ponte è stata eretta una stele in epoca incerta, che, secondo la versione più accreditata, commemorerebbe la fine dei lavori. In una nicchia, sempre sulla balconata centrale, trova invece posto un’iscrizione commemorativa della costruzione del ponte fatta installare dal sultano Murad III durante il suo regno.


Il ponte, nei lunghi anni della sua vita, ha subito parecchi danneggiamenti e distruzioni ed è stato più volte sottoposto ristrutturazione: i danni peggiori si sono verificati nel 1664 e nel periodo di particolare turbolenza politica che va dal 1875 al 1911.
Fra 1914 e 1915 tre degli archi occidentali sono stati distrutti e ricostruiti prima del 1940.


Durante la seconda guerra mondiale altri cinque archi sono stati distrutti nella stessa zona ferita in precedenza, e sono poi stati ricostruiti prima del 1951.
Attualmente è stata rinnovata la pavimentazione e sono stati installati i cavi elettrici per l’illuminazione dal basso, che nelle ore che vanno dal crepuscolo all’alba permettono di assistere allo spettacolo mozzafiato dell’elegante ponte che sembra essere sospeso sulle acque della Drina.



Ecco, siamo arrivati alla fine dell'itinerario!

Purtroppo in italiano non si trovano molte informazioni su queste zone, ho tradotto quasi tutto dal serbo e dall'inglese. I link che vi ho dato sono purtroppo quasi sempre in serbo/inglese e magari ogni tanto c'è anche un po' di francese e tedesco.....Quindi questo post per certe cose è il primo che ve ne parla in italiano! :-)

15 comments:

балканска девојка said...

favoloso !
che bello la vita è un miracolo !
mi chiedevo proprio dove fosse stato girato e i miei amici mi dicevano :
vicino a dove vai tu..
vakka boja.. devo andare a vedere kustu e la sua città di legno
chi lo sa di voi che il militare nel film la vita è un miracolo è il figlio di kustu ??
pero' in effetti non si assomigliano

балканска девојка said...

olà !!
un grazie infinite a gennnaro di potenza che ci ha inviato il suo bellissimo viaggio balkaniko
sarà pubblicato nei prossimi giorni
appena avremo fatto un riassunto perchè sono 6 fogli scritti piccoli piccoli !!
ci ha anche detto che è difficile contattarci
vakka boja..
dobbiamo trovare una soluzione
per ora ancora
lina_vestica@hotmail.it oppure
sajkaca32@yahoo.com
grazie gennaro.. a nome di tutte le persone balkanike che sperano nelle nostre attenzioni
per loro è un grosso regalo !
hvala, falemenderit, thanks

gennaroragone said...

Sto provando seriamente (nonostante la modestia delle mie capacità) a stabilire rapporti più stabili con voi perchè mi paicete.
Saluti Gennaro.

балканска девојка said...

è una simpatia reciproca gennaro
abbiamo pensato di mettere il tuo viaggio a puntate
grazie di cuore..
te lo dico per tante persone che si sentono abbandonate dall'occidente
andare a visitare i balkani vuol dire tanto per loro e per noi che vediamo le falsità della nostra tv..
grazie ancora

matteo said...

fantastico questo post, come quello precedente. complimenti! :-) sono stato a visegrad due anni fa, risalendo la bosnia lungo il confine con la serbia...fantastico! magari vi mando alcune foto...

балканска девојка said...

urka !
manda manda !

балканска девојка said...

carissimi non sappiamo piu' che fare..
stiamo ricevendo tante foto di viaggi e tutti che ci chiedono di pubblicarle anche senza commenti.. ma vogliono vedere le loro foto qui..
dicono che parlano da sole
per cui dobbiamo rivedere tutta la programmazione
sedetevi e tenetevi forte perchè vi stiamo per sparaflesciare un post al giorno per tutta l'estate..
e.. gennaro..
sto facendo le punatte del tuo viaggio.. vedrai già qualcosa nei prossimi giorni..
ma in quanto a moto e motociclisti.. mmhhhh .. il prossimo post è divino... !!!

балканска девојка said...

ah! ah!
le punatte sarebbero le puntate !!
ih! ih!
scusate ma la nostra ciurma ha passato la nottata a ridere.. per una certa questione che vi spiegheremo in futuro..
è quasi una barzelletta !

Anonymous said...

bhe! in effetti al parola punatte si presta a qualche sinistra interpretazione. La mia fantasia me ne ha ispirate alcune che mi guardo bene dal riferirvi.
Saluti Gennaro.

балканска девојка said...

perdonami gennaro
abbiamo tutti passato la notte piegati in due dalle risate
magari in privato ti spiego perchè.....

балканска девојка said...

olè !
un'altra bella notizia !!
abbiamo due giovani lettori !
milos di 10 anni e fuad di 14
grazie..
entrambi parlano perfettamente l'italiano e ridono del mio serbo..
abbiate pietà ragazzi per le vecchie streghe !!!

Sajkaca said...

Benvenuti Milos e Fuad!!!

Anonymous said...

Sono belle immagini che avete pubblicato, il sottofondo è come sempre molto malinconico, tipico di quelle parti, almeno come lo vedo io, il tentativo di trasformare alcune costruzioni in Museo è davvero geniale. La vita Lina è sicuramente un miracolo, speriamo che quella terra non incontri più la guerra....
Grazie per avercmi consentito di vederle
Paola M.Leonardi

балканска девојка said...

grazie paola..
la speranza che non ci sia piu' la guerra è di tutti..
con la differenza che mi preoccupo anche della mia terra ora..

балканска девојка said...

Lina, ho letto ed ascoltato balkan.......senza riuscire a pubblicare il mio commento, perchè ho scordato i dati per accedervi,
Comunque il contenuto era stato positivo, ed ho sottolineato, quanta malinconia fosse presente in alcune foto , particolare caratteristica della tua terra di origine....
Paola

incredibile ! ne io ne francy siamo slave ! io italiana e francy svizzera

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