Tuesday, December 30, 2008
La favola continua ... l'anno prossimo !!
approfitto di un breve tempo di collegamento online.. Purtroppo ci sono dei problemi sulla linea. Spero in poche parole di potervi dire quanto sono felice.
Anche quest'anno "Canestri senza reti " è stata una favola.
Pian piano postero' tutto cio' che è possibile postare di 300 foto e 40 filmati..
Faro' un riassunto !!!
Vi dico solo che è tutto merito della "Lettera 22" e a loro va un grande, grandissimo Grazie !
In quattro giorni non li ho mai visti fermi un attimo !!
Io e Maria non avevamo il coraggio di lasciarli partire !!
Grande Boris di Gragujevac.. il miglior giocatore del torneo !!
Buon compleanno Mirza ! Lo sapete che nei balkani le orecchie si tirano all'insu' e non all'ingiu' ?
Ciao Gianlucone, cresce la passione per i balkani ??? Gianluca ha avuto una sola esperienza balcanica e purtroppo è stata negativa. Sentendo il suo racconto non potevo che dargli ragione. In quel momento passava l'allenatore della squadra di Cacak e io ho tradotto qualcosa. Mihajlo ha risposto : "non siamo tutti uguali".
Adesso spero che Gianluca vada con i suoi ragazzi a maggio a Gragujevac e veda che la balkania è esattamente il contrario di quella che ha conosciuto lui. Lui però mi ha detto : - Non tradurre proprio tutto, Lina, sennò mi fanno un occhio nero !!!
Dopo un inizio decisamente un po' freddino, al secondo giorno Cacak sorride !!!
Questa è la Cacak che conosco io !!!
Ma pochi minuti prima della partenza...
Joja mi regala il libro che da sei anni volevo comprare a Cacak !!!!
Ogni volta mi dicevo : Lina, risparmia i soldi e compra un po' di vestiti o di alimentari per gli amici..
E adesso sono stata premiata !!! Grazie Joja, non so' dirti quanto mi hai fatto felice !!!
Grande anche la partecipazione dei balcanici importati/traspondati qui in Italia.
Grandi : Milenko, Joka,Luka, Mustafà,Jovana e grandissimo David !
Secondo voi come si puo' chiamare un allenatore croato ???
Non vi sforzate, è difficile da indovinare. Lui, la favola con la giacca bianca si chiama niente di meno che Geronimo !!!
Bellissimi Zoran e Jaqueline ! Tutti e tre i loro bambini giocano nel Mladost Cacak.
Ma perchè non mi avete ripiegato in una valigia e portato con voi ???
Qui e qui e qui un po' di foto.
Bravissimissimi i ragazzi di Tuzla.
Bravi Gragujevac e Cacak!!!
Najveci u svemiru Borise.
Nella finale ho perso 10 anni di vita.
La sera in festa.
Grande Petrovic' e bravi i 5 migliori giocatori del torneo.
Tutto quello che non riusciamo a postare qui lo trovate nel bellissimo sito del favoloso (bello e bravo) Gianluca.
La squadra del Mladost Cacak non si rassegna alla sconfitta.
La sera della festa, tra il rumore della musica e il caos, il povero Igor cerca tutte le parole in inglese che sa' per parlare con Yassin. L'amicizia dura da 10 anni e di solito non mi abbasso alle parolacce su balkan-crew, ma questa volta si'...
Questa bellissima amicizia tra un musulmano e un ortodosso è per smentire tutti i violenti che ho incontrato di recente su alcuni blog balkanici che mi hanno detto che non poteva esistere sulla terra un'amicizia cosi' .. Alla facciaccia vostra violenti della ciurma violenta ! Noi qui predichiamo la pace e ne vediamo anche i frutti !!!
Io sono persa in amore per il professore di Tuzla che era già venuto lo scorso anno.
Lui insegna elettronica all'università e l'abbiamo soprannominato prof.Tesla.
Alle volte è proprio il caso di dire : siamo dei campioni.
Sembra che la musica unisca tutti i popoli. Non si vede.. ma anche i ragazzi della "Lettera 22" ballano !!!
Vi auguriamo un Buon 2009 !!
Sretna nova godina !!!
Saturday, December 27, 2008
La favola continua...
Tutto il giorno tra dei bellissimissimi ragazzi !
E non sono belli solo gli stranieri !!
Sono bellissimi anche i ragazzi della Lettera 22.
Maria and I spent another wonderful day in Ivrea !!
All day with nice and pretty boys !
Not only the boys from Yugoslavia were pretty, the other ones were also wonderful. "Lettera 22" is the best team in the world !
Vi assicuro che l'altezza normale è quella di Maria. Sono quelli di Cacak che sono un po' fuori misura !!!
I assure you, that Maria's height is totally normal !! The boys from Cacak.. they are abnormally huge!!!!
Gianluca è stata una sorpresa non solo per la bellezza, ma anche per la sua grandissima simpatia !!!
Gianluca was a surprise: not only for his beauty but he's absolutely lovely as well!!!
Aihmè.. quest'anno come autisti niente Adam e Dika, ma questi due sono altrettanto simpaticissimi e perfetti conoscitori del calcio italiano !!! Solo che non capisco perchè gridavano : viva inter ! Forse c'è un serbo nell'inter ???
This year, unfortunately Adam and Dika (last year's drivers) didn't came, but also the new drivers are nice and know eveything about italian football. I just don't understand why they kept screaming: Let's go Inter! Maybe some Serbian guy plays for Inter???
Quella sulle punte delle dita dei piedi sono io. Si.. vedete benissimo.. mi sto consumando Mirza di Tuzla di baci.. purtroppo senza jesikom !!!
The one standing on its toes...yes that's me! Yes.. I' am trying to kiss Mirza, but - don't worry- without tongue !!
Maria non capisce più niente dalla gioia. le hanno detto che c'è un posto sull'autobus per la balkania... stavolta ce ne liberiamo sul serio !!!
Maria can't believe her luck: there is a place for her to go back to the Balkans with the team....the place is really available!!!!!
Grazie Paolo Cossavella super-manager-coordinatore di Canestri senza reti e...
grazie Nevio.. primo ideatore !
Qui alcune foto della prima giornata (here some pics)
Non ci posso credere! Tuzla ha perso rovinosamente contro il Kragujevac ! I can't believe, Tuzla lost against Kragujevac!
Non c'è niente da fare ! Mirza è troppo bello !!!! I'cant do nothing about it: Mirza is gorgeous!
Eppure c'è chi da vecchia data è persa in amore per Igor ! However there are some long time fans of Igor!
Mentre la partita impazza, le due paperelle cercano marito !
Ha ragione Maria a dire : "senti come grida Igor" !
Che belli gli scambi dei doni prima della partita !
Ahi ! ahi!! Una strega è entrata nella telecamera di Gianluca.
Un grande ringraziamento anche a Lorenzo.Lui era in un'altra palestra, perchè forse non sapete che vi sono sempre tre partite in contenporanea e la "Lettera 22" riesce a seguire tutto ! Grande Lorenzo e grande Lettera 22 !
fine prima parte...
Saturday, December 20, 2008
Rovereto...aspettaci !!!
Carissimi,
con grande soddisfazione vi dico che questo blog si fa molto sentire e ci arrivano segnalazioni da ogni dove.
Prometto che i vari post nel cassetto saranno tirati fuori appena possibile.
In questo periodo natalizio non possiamo non dar voce al mitico Zeljko di Rovereto.
Vi dico subito che lui è il mio ideale di uomo. Calmo, pacato, intelligente e soprattutto : balkanico !
Mi ha inviato un link molto interessante, ma stavo per scartarlo, perché abbiamo detto che qui ci occupiamo di balkani… quando.. tra le pagine di una bellissima manifestazione .. leggo alcune cose sorprendenti…
Si tratta del “Natale dei popoli di Rovereto” che ogni anno è dedicato ad una nazione diversa e quest’anno è dedicato alla Russia.
Ci sono dei bellissimi concerti e ho subito pensato che Skender si sarebbe illuminato d’immenso alla sola parola “musica”, ma nel programma leggo : presepi ideati pensando alla Bosnia, gruppo musicale albanese e.. niente meno che la Kochani orkestar !!!!
Ragazzi.. il 31 Dicembre ci vediamo tutti a Rovereto.
Intanto facciamo tutti il tifo per Zeljko che ha promesso di parlarci del Natale ortodosso e delle differenze col Natale cattolico. Ha un po’ di problemi a scrivere in italiano e gli ho chiesto di farlo in inglese, ma di farlo, perché ci interessa tantissimo ..
Forza Zeljko e grazie !!!
Nema frontiera
quello che sto per dirvi avrei voluto dirvelo in un altro modo e in un altro tempo..
Ma si sa che le cose non vanno sempre per il verso giusto e che tutti noi siamo presi da mille impegni.
Così ho deciso di parlare oggi di un’associazione bellissima che opera nella mia città.
Si chiama “Nema frontiera” ovvero : senza frontiere.
Avrei voluto parlare di “Nema frontiera” in occasione del Torino film festival.
In questo festival ha vinto il premio speciale della giuria : Rata nece biti, la guerra non ci sarà di Daniele Gaglianone.
"Il documentario di Daniele Gaglianone a cui Nema Frontiera ha contribuito ha vinto il premio speciale della giuria al 26° Torino Film Festival. Facciamo i complimenti a tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione oltre che ovviamente al regista."
Purtroppo la nostra amica Federica non ha avuto il tempo di presentarci la sua associazione e nemmeno il tempo di farmi conoscere il mitico “Francesco”. Di lui sento sempre parlare il mio prof. Ivan e le mie amiche. Naturalmente dicono che è un bel ragazzo e anche per questo mi sento molto molto invogliata a conoscerlo !!!
Ma torniamo a “Nema frontiera”. Ne parlo oggi per una piccola pubblicità a una delle tante loro iniziative.
Anzi vi riporto l’email che ho ricevuto :
Oggetto: APERITIVO + TOMBOLATA NEMA FRONTIERA lun 22/12 @Cafè Neruda
Ciao amici!
Vi scrivo per proporvi un'altra serata organizzata da Nema Frontiera per farvi bere, mangiare, ballare e divertire e farci gli auguri di Natale... Cosa volete di più?
Vi aspettiamo lunedì sera 22/12 al Café Neruda, in via Giachino 28/E (vicino al Manhattan, per capirci):
- dalle ore 20 aperitivo balcanico a 7€
- dalle 22 tombolata e musica balkan con dj Grissino!
Se volete venire all'aperitivo vi chiedo di prenotare entro domani sera, non direttamente a me ma al numero 328 5752595 (Alfredo); il resto della serata invece è a ingresso libero.
A presto! Baci e auguri a tutti!
www.nemafrontiera.org
Spero che la partecipazione sia numerosa !
Bravi “Nema frontiera” !
.. e vai Grissino balkanico !
Friday, December 19, 2008
"Dove è il serbo vi è la Slava!"
Il 19 dicembre moltissimi serbi festeggiano la loro slava, perchè molti serbi hanno come santo di famiglia "Sveti Nikola".
Ma che cos'è la "srpska krsna slava"?
È un antica usanza dei serbi di festeggiare l'onomastico del loro santo di famiglia del quale si mette l'icona che lo rappresenta nel posto più importante della casa per onorarlo insieme a famiglia, parenti e amici.
È un momento per fare i ringraziamenti al signore per la salute e la pace in famiglia, è la richiesta di perdono per i peccati commessi e si prega per i morti e per il futuro. Tutto ciò avviene tramite il Santo di famiglia come mediatore.
Questa bellissima tradizione fortemente radicata nei serbi (si usava perfino durante il comunismo e durante la guerra) ha origini non sono del tutto chiare: da una parte pare che sia un vecchio rito pagano dove era adorato il dio protettore della famiglia, e dall'altra pare che si tratti del battesimo collettivo della famiglia quando presero il cristianesimo nel 9. secolo.
Nel 13. secolo San Sava definì la slava come "esclusivamente serbo-ortodossa e popolar-ecclesiastica festa familiare".
Come si celebra la "Slava"?
Alla mattina si fa venire il pope (il prete) in casa, che benedirà la casa ed i membri della famiglia. Poi dirà la preghiera e benedirà lo "slavski kolac" (il panettone per la slava) spezzandolo e versandoci sopra del vino (simbolo del sangue di Cristo).
Per il rituale sono necessari anche l'icona del santo, il koljivo (una pasta di grano, noci e miele/zucchero, che è il simbolo della rissurezzione dei morti) ed una candela accessa, che simboleggia la luce eterna.
Il pasto è di festa. Per esempio Sveti Nikola è una slava di magro, quindi specialità di pesce. Il pasto magro nella chiesa ortodossa non ha nulla a che vedere con il "magro" nella chiesa cattolica. Nella chiesa ortodossa "magro" vuol dire: niente burro, carne, latte ma lo zucchero è invece consentito.
Questo pasto è per una mrsna Slava (di grasso = quindi con carne...)
per Sveti Nikola va mangiato pesce!(posna Slava = di magro)
Non c'è bisogno normalmente di invitare gli ospiti per la slava, la gente (sopratutto nei paesini) di solito sa dove viene festeggiata e viene a partecipare. In città ed in diaspora le usanze sono un po' diverse, ma ogni serbo lo prende come segno di profonda amicizia, se si partecipa alla sua slava. Quando arrivano gli ospiti, che saluterano con "srecna slava" (buona slava) gli si offre un cucchiaio di koljivo (anche chiamato zito) e un bicchierino d'acqua.
La slava è il filo rosso che ci si tramanda da generazione a generazione e non dovrebbe mai essere interrotto. Si festeggia in casa del più vecchio della stirpe e normalemente viene poi tramandata al figlio maschio più anziano.
Le ultime due foto si riferiscono alla slava nel paesino di Dojnkici, vicino a Pirot.
Per chi ne vuole sapere di più, qui c'è un libro da scaricare didicato interamente alla slava (in inglese).
Qui il calendario dei santi per vedere quando vengono festeggiati.
E qui un link se volete mandare delle e-card per augurare una buona slava ai vostri amici serbi.
Thursday, December 18, 2008
Lingua serbo-croata. Lezione 7
CONIUGAZIONE DEI VERBI
Per coniugare i verbi occorre conoscere:
- il tema dell’infinito che si ottiene generalmente togliendo –ti e –ći dall’infinito: da-ti dare;
- il tema del presente che si ottiene generalmente togliendo le terminazioni –uti, -jeti, -ati,
-iti: gled-ati guardare, vis-iti pendere.
Formazione del presente
Si ricava dal tema del presente aggiungendo le seguenti desinenze:
sing. –em, -eš, -e; pl. -emo, -ete, -u
sing. –jem, -ješ, -je; pl. –jemo, -jete, -ju
sing. –am, -aš, -a; pl. –amo, -ate, -aju
sing. –im, -iš, -i pl. –imo, -ite, -e
Esempi
Podignuti – Sollevare
Podignem, podigneš, podigne, podignemo, podignete, podignu
Piti – Bere
Pijem, piješ, pije, pijemo, pijete, piju
Pitati – Chiedere
Pitam, pitaš, pita, pitamo, pitate, pitaju
Nositi – Portare
Nosim, nosiš, nosi, nosimo, nosite, nose
Note, particolarità ed irregolarità
- Al presente tutti i verbi in –ovati ed alcuni in –ivati perdono la finale –ati e trasformano –ov, -ev in –uj:
Zimovati (svernare) zimujem
Kraljevati (regnare) kraljujem
Označivati (contrassegnare) označujem
- I verbi in –ljeti e –njeti, con al presente la desinenza –im, perdono la finale –eti e trasformano la lj in l e la nj in n:
Bijeljeti (imbiancare) bijelim
Rumenjeti se (arrossire) rumenim se
- In alcuni verbi si ha la palatizzazione di K, G, H in Č, Ž, Š davanti a desinenze che iniziano per –e:
Mogu (possono) – Može (può)
- Nei verbi con desinenza in –jem, -ješ, -je, ecc. avviene la fusione in palatale di suoni non palatali + j:
Kretati (stare per partire) à kret+jem à Krečem
- Alcuni verbi in –avati e –uvati che alla prima persona hanno la desinenza in –em perdono –ati e trasformano la V in J:
Kljuvati (beccare) kljujem
Formazione dell’aoristo
Si forma dal percettivo del verbo aggiungendo le seguenti desinenze:
sing. –oh, -e, -e pl. –asmo, -aste, -ahu
sing. –h, -i/-e, -i/-e pl. –osmo, -ste, -še
Formazione dell’imperfetto
Dal tema dell’imperfettivo del verbo aggiungendo al tema dell’infinito o del presente le seguenti desinenze:
sing. –ah, -aše, - aše pl. –asmo, -aste, ahu
sing. –jah, -jaše, -jaše pl. –jasmo, -jaste, -jahu
sing. –ijah, -ijaše, ijaše pl. –ijasmo, -ijaste, -ijahu
Formazione dell’imperativo
Dal tema dell’infinito, aggiungendo le seguenti desinenze:
sing. –i pl. –imo, -ite
sing. –j pl. –jmo, -jte
sing. –ji pl. –jimo, jite
Formazione del participio passato attivo
Dal tema dell’infinito, aggiungendo le seguenti desinenze:
sing. –o/-ao (m), -la (f), -lo (n)
pl. –li (m), -le (f), -la (n)
Esempio: ja nisam volio – io non ho amato
Il participio singolare maschile aggiunge –ao se si tratta di un verbo in –ći o se il tema del verbo finisce in consonante.
Formazione del participio passato passivo
Dal tema dell’infinito, aggiungendo le seguenti desinenze:
sing. –n, -na, -no pl. –ni, -ne, -na
sing. –en, -ena, -eno pl. –eni, -ene, -ena
sing. –jen, -jena, -jeno pl. –jeni, -jene, -jena
sing. –t, ta, to pl. –ti, -te, -ta
Esempio : ja nisam voljen – io non sono amato
Formazione del perfetto
Si forma con il participio passato attivo del verbo e la forma enclitica dell’ausiliare biti. Traduce il passato prossimo italiano.
Formazione del piuccheperfetto
È formato dal perfetto o imperfetto dell’ausiliare biti e dal participio passato attivo del verbo. Si forma di solito dai verbi percettivi.
Formazione del futuro I
Si ottiene dalla forma enclitica dell’ausiliare htjeti preceduto o seguito dall’infinito del verbo. I verbi in –ti perdono la –i finale se l’infinito precede:
Ću čuti (udrò) oppure Čut ću (udrò)
Formazione del futuro II
Si ottiene dalla forma imperfettiva-perfettiva dell’ausiliare biti e dal participio passato attivo del verbo.
Formazione del condizionale I
Si ottiene dal participio passato attivo seguito dall’aoristo dell’ausiliare biti.
Formazione del condizionale II
È formato dal condizionale I dell’ausiliare biti e dal participio passato attivo del verbo.
Formazione del sostantivo verbale
È l’infinito sostantivato italiano e si forma aggiungendo –je al participio passato passivo. Viene ad avere la funzione di un sostantivo neutro e come tale si declina (quindi occhio):
Čitati - leggere
Čitan - letto
Čitanje - il leggere
Forma negativa
Si ottiene premettendo la particella ne al verbo
Ne razumijem – non capisco
Forma interrogativa
Può essere introdotta da aggettivi, pronomi o avverbi interrogativi, oppure posponendo la particella li al verbo:
Što hoćeš? Cosa vuoi
Želite li još malo kave? Vuole ancora del caffè?
Forma passiva
Si forma con l’ausiliare biti ed il participio passato passivo del verbo, che può precederlo o seguirlo. Soltanto per il presente, se si vuole esprimere la frequenza e la durata dell’azione, viene usato come ausiliare il verbo bivati (che significa essere/accadere).
Forma riflessiva
Si forma premettendo o posponendo al verbo il pronome se (per tutte le persone):
perem se – mi lavo
Ed ora divertitevi ad ottenere tutte queste forme con i verbi che più vi piacciono. Come al solito, se avete dei problemi, fatemelo sapere o via mail o via blog.
Doviđenja!
Monday, December 15, 2008
Silvano e l'arcobaleno
Opera di questo miracolo, l’associazione Arcobaleno capitanata dal mitico superfavoloso Silvano.
Io sono persa in amore per Silvano. Lui è tanto bravo quanto ciaciotto. Ogni kg equivale a 100 kg di bontà. E’ un’esplosione di gioia, di umiltà e voglia di fare…
Grande Silvano e grande la ciurma al seguito !!
Tutti voi sicuramente ricorderanno il post sul gemellaggio Derventa – Pinerolo.Sempre miracoli dell'associazione Arcobaleno.
Quest’anno di incredibile c’è stata anche la partecipazione. Un salone enorme strapieno fino a all’orlo! E tanti tanti balkanici !!!
Ho conosciuto persone Slovene, Bosniache e Montenegrine..
Ma quest’anno li ho fregati io, perché innamorata persa per le tradizioni balkanike.. mi ero organizzata registrando su cd ben 4 musiche di kolo….
Mi sono messa d’accordo con la favolosa band.. e un grosso grazie anche a loro !!!
Non sapevo però che il kolo ha diverse forme e così la prima versione è stata un ballo bellissimo in cui Joka si è espressa in tutta la sua bellezza di donna balcanica e il marito Milenko in un’altra bellissima danza di corteggiamento..
Cosa darei per avere anche io un uomo balcanico ai miei piedi !!
Invece mio marito mi vuole rottamare e cambiare con due donne balcaniche che assieme fanno la mia età !!!
Ma poi finalmente abbiamo trovato la musica giusta !!!
Questo post è dedicato a Francesca e a Riccardo, inseparabili compagni di viaggio, lontani, ma vicini nel nostro cuore.
Qui un po' di foto.
Friday, December 12, 2008
Il mitico Sam
Sono Samuele e vivo da un anno e mezzo in Macedonia, dove sono finito del tutto casualmente per lavoro, e dove ho avuto la possibilittà di conoscere un po’ di cultura balcanica, e di affezionarmi alla gente e alle tradizioni del posto. Ho anche un blog dove Lina mi ha contattato, convincendomi con molte lusinghe a vincere la pigrizia e preparare – beh, riciclare per essere onesti – un post per la Balkan Crew!
Purtroppo o per fortuna la mia esperienza qui volge al termine, per scelta mia, la vita continuerà altrove; sicuramente però un pezzetto di cuore rimarrà sempre balcanico, e sicuramente farò il possibile per tornare da queste parti ogni tanto – sperando che Skopje si doti piano piano di collegamenti decenti col resto del mondo – non fosse che per fare scorta di ajvar e di rakja!
A proposito di rakja, di seguito la mia esperienza fatta con amici del posto che mi hanno invitato all’annuale distillazione familiare!
Ancora più irrinunciabile della scorta di ajvar, per ogni famiglia macedone, è la scorta di rakja, che deve aiutare a passare il freddo inverno, curare l'influenza e le malattie di stagione, fare da dopobarba e da antigelo per i tergicristalli... insomma, un balsamo tuttofare che non può certo mancare.
Gli avanzi delle vinacce dopo la distillazione
Ieri ho avuto la fortuna di essere invitato nella casa di campagna di un collega, una ventina di chilometri fuori città, per assistere alla annuale distillazione familiare.
E' stato veramente molto bello, a partire dal viaggio di andata in mezzo a una copiosa nevicata, fino all'accoglienza veramente splendida: c'erano padre, madre e zio intenti alla preparazione, e sono stati di una ospitalità squisita. Non parlavano inglese ma si sono profusi in spiegazioni, e poi ci hanno fatto entrare in un locale riscaldato, una specie di taverna al rustico, dove bollicchiavano i crauti: ci hanno offerto la rakja dell'anno scorso, ajvar, formaggio bianco, verdure in salamoia, trattandoci veramente come pascià. E a metà pomeriggio i crauti si sono rivelati il pranzo, una specie di casoeula con abbondanti pezzi di porco, il tutto stracotto sulla stufa a legna per 3-4 ore... delizioso.
E' stata davvero una immersione nella vita contadina, con i barili di crauti messi a fermentare per l'inverno, la scorta di mele, di zucche, il vino, l'alambicco per la rakja, il vicino di casa che affumicava la carne e ci ha invitato a vedere il suo essicatoio... tutto fatto davvero con una gentilezza squisita, tanto orgoglio per le proprie tradizioni e altrettanta voglia di mostrarle al nostro consueto gruppo da barzelletta (c'erano un italiano, un olandese e un indiano, dispersi nella campagna macedone innevata...).
E il prezioso nettare. Si, sembra una tazza ma porta almeno 15 litri
La distillazione avviene su larga scala: l'alambicco da un centinaio di litri è stato affittato dalla parrocchia, a offerta libera (la chiesa aiuta sempre a mantenere le buone tradizioni), i 4 quintali di uva acquistati da un vicino e lasciati un mese a fermentare, e adesso per quattro giorni si dedicano alla distillazione degli 80-100 litri che serviranno fino all'anno prossimo.
La distillazione della rakja da bere si ferma quando il liquido raggiunge i 53 gradi (!!!), poi prosegue e la 'coda' viene tenuta come detergente e per gli usi più svariati che accennavo all'inizio.
La distillazione è singola, ma il risultato è tutt'altro che disprezzabile, anzi molto godibile e molto sano: nonostante il pomeriggio passato a brindare non c'è stato nessun postumo. Penso proprio che questa rakja sia un'ottima candidata a rispettare l'antica denominazione di acquavite. Ed è un bene visto che come ultimo tocco di estrema gentilezza me ne hanno regalata una bottiglia da un litro! Na Zdravje!
Segreti carpiti: l'alambicco si sigilla con la farina
Thursday, December 11, 2008
Lingua serbo-croata. Lezione 6
Miei cari “studenti”…vi chiedo innanzitutto scusa per le mancate lezioni delle ultime 2 settimane, ma ho avuto un belo po’ di gatte da pelare, sia dal punto di vista professionale che, diciamo, extra-professionale. Ma bando agli indugi e passiamo alla lezione di oggi. Come abbiamo detto nell’ultima lezione, nel serbo-croato i verbi ausiliari (ovvero i verbi che sono utilizzati per la formazione di tempi composti) sono due:
- verbo essere (glagol biti)
- verbo volere (glagol htjeti)
Il verbo di oggi è molto più semplice di quello dell’ultima volta, perché:
- manca dell’imperativo
- manca del futuro (“ma come?” direte voi…pazientate un po’”)
come già avrete capito, inoltre, la forma tonica del verbo htjeti serve a formare i tempi composti. Ma passiamo alla sua coniugazione:
TEMPI SEMPLICI
Presente
(Forma enclitica)
Ću
Ćeš
Će
Ćemo
Ćete
Će
Presente
(Forma tonica)
Ja hoću
Ti hoćeš
On, Ona, Ono hoće
Mi hoćemo
Vi hoćete
Oni, One, Ona hoće
Forma negativa
Ja Neću
Ti Nećeš
On, Ona, Ono Neće
Mi Nećemo
Vi Nećete
Oni, One, Ona Neće
Forma interrogativa
Ja hoću li?
Ti hoćeš li?
On, Ona, Ono hoće li?
Mi hoćemo li?
Vi hoćete li?
Oni, One, Ona hoće li?
Imperfetto
Ja hoćah/htijah
Ti hoćaše/htijaše
On, Ona, Ono hoćaše/htijaše
Mi hoćasmo/htijasmo
Vi hoćaste/htijaste
Oni, One, Ona hoćahu/htijahu
Aoristo
Ja htjedoh
Ti htjede
On, Ona, Ono htjede
Mi htjedosmo
Vi htjedoste
Oni, One, Ona htjedoše
Participio
M/F/N
Sing. Htio/Htjela/Htjelo
Plur. Htjeli/Htjele/Htjela
TEMPI COMPOSTI
Perfetto
Htio sam
Htio si
Htio je
Htjeli smo
Htjeli ste
Htjeli su
Piuccheperfetto
Bijah htio
Bijaše htio
Bijaše htio
Bijasmo htjteli
Bijaste htjeli
Bijahu htjeli
Condizionale I
Htio bih
Htio bi
Htio bi
Htjeli bismo
Htjeli biste
Htjeli bi
Condizionale II
Bio bih htio
Bio bi htio
Bio bi htio
Bili bismo htjeli
Bili biste htjeli
Bili bi htjeli
Vi ricordo che la forma enclitica di questo verbo è importante, perché da essa si ricava il futuro! Ma non abbiate paura, vedremo questo ed altri “segreti” della coniugazione dei verbi la settimana prossima…
Doviđenja
Tuesday, December 9, 2008
Fumetti dai Balcani - Zlatko Krstevski, Goran Dujakovic, Ivana Armanini, Shpend Bengu
Facendo un po' di ricerca sui miei fumettisti balcanici preferiti (presentati qua) ne ho scoperti altri che mi sembra valga la pena di presentarveli:
Dalla Macedonia (Prilep):
Z L A T K O K R S T E V S K I (1969) che fa il fumettista (ma anche il caricturista, pittore etc.) nonostante in Macedonia non ci sia una vera e propria "cartoon-scene". Si è diplomato in pittura a Skopje e dal 1986 pubblica i suoi lavori su Klik, Mak Strip, Studentski zbor, Mlad borec, Stripburger (Slovenia), Worm (Belgio), Topaz and Psychodelica (UK) e Art Life (USA).
I suoi fumetti sono sempre un po' anche filosofici e riflettono sulla Fede e la guerra. In generale ama esperimentare.
Zlatko Krstevski organizza il "mail comics festival" a Prilep e si prende cura dell'antologia "Cool strip art".
il suo sito web: http://www.vizant.org.mk
(qui presenta anche altri artisti del fumetto macedoni)
Dalla Bosnia & Herzegovina (Banja Luka):
G O R A N D U J A K O V I C a.k.a F E N I K S (1966) disegna e pubblica dal 1981. Lavora come caricaturista per "Glas Srpske" e ha fatto tanti film documentari (come regista e scenarista) presentati a vari festival del film (Belgrado, Bar, Montelo e Ljubljana).
“Život u krugu” (1997) – dokumentarni film “Ljudi sa deponije” (2000) - dokumentarni film “Moj mrtvi grad” (2001) - dokumentarni film “Led” (2002) - dokumentarni film “Ledeno podzemlje” (2002) - dokumentarni film “Drobljenje tišine” (2004) - dokumentarni film “Pećine Republike Srpske” (2003) – dokumentarna TV serija “Ptice Bardače” (2005) – dugometražni dokumentarni film “Hronika zločina” (2006)- dokumentarni film “Svaki dan se sunce rađa” (2007)- dokumentarni film “Šuma” (2007) - kratki igrani film “Predosjećanje” (2008) - kratki igrani film
Dalla Croazia (Zagreb):
I V A N A A R M A N I N I (1970) è un'artista diplomata all'academia d'Arte di Zagabria, e non solo disegna fumetti ma si occupa anche della distribuzione, di esposizioni e di "fanzines" sui fumetti. Il suo ultimo progetto è il sito web (molto carino ed informativo): Komikaze! http://www.komikaze.hr/
Dall'Albania (Tirana):
S H P E N D B E N G U (1962) che ha studiato all'academia delle belle arti a Tirana sembra sia l'unico fumettista che viene da questo paese che a quanto pare non conosce una parola per "fumetto".
E stato collaboratore dell'università della Calabria e per vaire enti pubbliche calabresi ha agito come esperto per disegno grafico, pittura, tecniche multimedia in varie attività artistiche per promuovere il valore della cultura albanese (in particolare per sensibilizare le autorità locali alla minorità albanese " arbëresh" che vive in Calabria.)
il suo sito web: http://www.shpendbengu.com
Monday, December 8, 2008
Granice
Se penso che mio marito era contrario o penso che se non fossi stata radioamatrice non avrei conosciuto i Balcani , mi sento male, perché dopo 6 anni ringrazio ancora Dio di come sono andate le cose e di aver conosciuto un altro mondo, quello balcanico appunto.
Quell’anno, il 2002, era l’anno dei mondiali di calcio.
Ero andata fino a Venezia in treno, per poi continuare in macchina con Vera. Non conoscevo ancora ne Vera, ne lo splendido marito, ne la splendida figlia
Appena partite da Venezia, già una coda senza fine in autostrada e la partita dell’Italia.
Continuavamo a chiedere notizie della partita alle auto o ai camionisti che avevano la radio e loro sempre a dire : zero a zero !!!
Dopo due orette la prima frontiera, quella slovena. Io che guardavo le Alpi tutte bianche non di neve, perché era giugno, ma bianche per effetto della roccia completamente bianca e incominciava a crescere la preoccupazione.
Vera incuriosita. Non sapeva che mi avevano spaventato tutti, in particolare la polizia.
Stavo andando incontro a quei serbi cattivi e l’avevo scelto io, nessuno mi aveva obbligato.
La prima frontiera è passata e la strada ha iniziato a farsi meno bella.
Fuori un caldo bestiale e la macchina carica fino all’inverosimile.
Nel viaggio ripensavo alla lettera che Vera aveva mandato alla mia procura :
“Richiesta di passaporto urgente per Lina, autista di una missione umanitaria”.
Al ricordo della parola autista Vera mi propone di guidare. Ricordo che mi ha detto : Lina, prova a vedere in quanto tempo frena l’auto.
E io : perché ?
Perché ??? L’ho capito al primo momento difficile. Ecco perché tutti i camion che scendevano dalla mia Valle di Susa andavano più adagio in discesa che in salita !
E’ impossibile fermare un’auto piena ! E’ un proiettile scagliato e non si ferma piu’.
Così quando ho guidato io, Vera s’è fatta un piccolo sonnellino per non morire di noia. Andavo ai 60 km/ora !
Seconda frontiera : Slovenia- Croazia. Una fila di chilometri e chilometri di camion in attesa del controllo. Il doganiere chiede i passaporti e ci guarda male.
Io stavo morendo di paura. Fa un giro attorno all’auto. Guarda Vera e il suo passaporto serbo. Forse era italiano, ma il cognome è decisamente serbo.
Poi guarda me e mi chiede : italiana ?
Si !
E cosa va a fare in Serbia ?
Turismo
Turismo ? In questo caso è meglio che si fermi in Croazia, non c’è nulla da vedere in Serbia. E’ arrabbiata che la Croazia ha battuto l’Italia ?
Si, molto, non ve lo meritavate.
Fino a qua aveva tradotto tutto Vera, ma l’ultima frase aveva tradotto : no non sono arrabbiata, avete giocato meglio voi.
Ma il doganiere a Vera: A me sembra che qui l’italiana sia arrabbiata !
E Vera : No, è una turista stupida, preferisce vedere la Serbia piuttosto che la Croazia. E’ proprio stupida !!!
E così il doganiere s’è messo a ridere e ci ha lasciate andare.
Io continuavo a guidare tra delle foreste secolari e un caldo afoso. Pensavo a mio marito che si lamentava della Salerno- Reggio Calabria !
Vacca boja, ma come le costruiscono le strade in Balkania ?
Vera mi faceva vedere i campi delimitati dal nastro rosso, erano i campi minati.
Poi finalmente siamo arrivate alla frontiera con la Serbia.
Avevo il cuore che palpitava a mille !
Questa è stata più difficile. Il doganiere era una donna che ha voluto controllare il carico. Se arrivava alle medicine chi glielo spiegava che erano per l’ospedale ?
Avrebbe anche potuto pensare che era un carico di droga.
Vera mi ha mandata in un ufficio con dei documenti e mi ha detto : cerca di farti capire, altrimenti vengo io..
Io non so cosa ho fatto, ne cosa ho pagato. Forse una piccola tassa come permesso di soggiorno o forse mi hanno fregato un po’ di euro.. difficile a dirsi.
Quando sono uscita Vera era ancora sotto il controllo della doganiera e io sempre con l’adrenalina in circolo vorticoso.
Di nuovo Vera mi dice di allontanarmi perché col mio italiano destavo sospetti.
Allora vado al bar e chiedo un cappuccino. Mi chiedono : cappuccino italiano ?
E io : si, grazie.
Allora mi mettono una tazza davanti, poi aprono una bustina e la versano dentro e poi prendono dal rubinetto dell’acqua calda e la versano nella tazza.
Io credo di essere stata li, impalata come se un mostro mi volesse rapire e portare nella sua caverna per mangiarmi un po’ alla volta.
Il signore del bar mi fa segno di girare. Giro e rigiro, ma c’è sempre un po’ di polvere che galleggia sull’acqua.
Improvvisamente arriva Vera e mi dice : Sbrigati Lina, quanto ci vuole per un caffè ?
Così chiedo il conto e ci rimettiamo in viaggio.
Ero in Serbia ! Strade peggio della Croazia, cappuccini non meglio identificati !!!
Ero nella corsia di sorpasso quando Vera urla : Lina, mettiti a destra.
Poi urla di nuovo : Lina a destra !
Finalmente capisco perché Vera urlava ! C’era uno contromano tranquillo come una pasqua.
E Vera ad urlare, ma guarda questo.. è un pazzo !!
No Vera, tranquilla, siamo in Serbia !!!
Saturday, December 6, 2008
West side family
Dopo tutte le promesse che ho fatto al mio amico Giovanni che si è innamorato dei balkani tramite il nostro blog, stamattina l'ho tradito per l'isistenza di Skender.
Giovanni è innamorato di teatro e stavo cercando gli spettacoli teatrali di Bregovic', quando Skender ripetutamente insiste a parlarmi del suo gruppo preferito: i "West side family".
Ci credete che non ho trovato neanche una piccola notizia in inglese a proposito di questo gruppo ?
Se sono in tedesco le seguenti notizie chiediamo aiuto a Francesca o a Riccardo o a Biagio :
West Side Family isch eini vo de erfolgrychschte Albanischi HipHop Gruppe. D'Grupp bstoht us drüü Sänger, isch 2003 gründet worre un stammt us Tirana. E bsundres Merkmol vo West Side Family (wo allerdings uf viili Albanischi Gruppe zuetrift) isch dass sä HipHop un traditioneli albanischi Musik vermische; d'Grupp rapt usserdem numme uf Albanisch. S'erfolgrychschte Lied isch "Tirona", e Lied über d'Hauptstadt vo Albanie. Tirona isch zämme mitem Bürgermeischter vo Tirana, em Edi Rama ufgnomme worre, un isch inzwüsche so öbis wie e Lokalhymne. Während de Bürgermeisterwahle hets Lied allerdings nüt dürfe ufem Radio gspiilt werre wyls als politischi Werbig ygstufft worre isch.
Andri erfolgrychi Lieder sin "Mesazh", "E gjithe bota jemi dy", un "Hou çike". Dr Name West Side Family bezieht sich uf d'Albaner wo im Weschte läbe.
S'offizieli Lied vo dr albanische Proteschtorganisation Mjaft! isch vo West Side Family.
Però hanno fatto un bellissimo video (adatto ad un pubblico adulto) in cui insegnano l'albanese.
Per cui questa settimana la lezione la faccio io. Il nostro prof si riposa !!!
Come compito imparate le parole della canzone in questo bellissimo video
Se poi volete dubitare come me che questi sono sempre i West side family guardate questo viedo : sono irriconoscibili !
O non sono loro ???
In teoria la canzone dovrebbe dire : se si può dare ancora speranza ad un popolo dimenticato, che sta morendo in miniera, che per sopravvivere ha bisogno della fiducia, che sa che l’uomo è prezioso quando non è spento e pensate che la vita non è gridare l’odio, ma ascoltare…
Se sono queste le parole sono bellissime !!!
Thursday, December 4, 2008
Enea (ed io) a Butrinto
BUTRINTO
Corfù si raggiunge a nuoto in pochi minuti (basta non aver mangiato pesante e se ci sono squali nuotando velocemente), ma è possibile servirsi del traghetto (Foto sopra)
Butrinto è immersa in un lussureggiante parco mediterraneo ed è una città antica nata in epoca illirica, rimaneggiata dai Greci e quindi dai Romani. I romani la conquistarono nel 168 a.C. rendendola un ricco centro di villeggiatura per la nobiltà di cui Cicero(ne) parla nel suo epistolario...
E' comprensibile: è un paradiso terrestre ancora oggi anche se nel periodo bizantino cominciò il suo declino e il medioevo la seppellì.
Ma torniamo indietro nel tempo, prima di Bisanzio, prima di Roma, prima dei greci... chi fondò Butrinto?
Virgilio, il grande poeta latino dedica buona parte del terzo libro dell'Eneide a Butrinto attribuendo la sua nascita alla volontà dei sopravvissuti di Troia dopo la sconfitta subita dai greci grazie all'astuzia del famoso cavallo di Troia (che non era di "Troia città", ma di quella gran troia di Ulisse!).
Nel 2004 ho accompagnato un'orchestra a Butrinto in una delle varie tournée musicali che ho seguito, l'orchestra è la "Karmelòs" (suono delle pietre) che nei Balcani ha tenuto numerosissimi concerti. A Butrinto l'orchestra suonò per accompagnare il violoncellista francese Alain Meunier (sopra foto di prove e concerto) nel teatro all'aperto... favoloso!
Unica controindicazione nel parco archeologico... le zanzare!!! Al teatro infatti arrivano numerosi canali d'acqua con la quale veniva riempito per le naumachie. Probabilmente all'epoca il flusso dell'acqua era regolato da chiuse che oggi non ci sono più... quindi è necessario munirsi di Autan!
Chissà Enea se fu punto. Io sì!
La spiaggia di Ksamil (a 3 chilometri dal parco archeologico): bellezza mozzafiato!
Syri blu: una sorgente d'acqua situata sulle pendici occidentali del monte "Mali i Gjerë".
L'acqua costantemente ha una temperatura di circa 12-13 °C. Syri blu significa occhio blu... e si sa: gli occhi rispettano l'anima e questo rispetta l'anima dell'Albania...
Comprendete cosa voglio dire?
Alla fine questo post è diventato una mostra fotografica, Enea si è perso con Didone e io a cercare vecchie foto... ma spero di avervi fatto venire voglia di visitare Butrinto!
Skender
Fra torturate fronde (Saranda)
Dov'è l'allodola e la cincia
la salsedine s'incrosta
e tu ritorni,
come in un sapore.
S'intrecciano coi vimini i pensieri
di noi, senza corazze o maschere,
fra le romanità e l'oriente.
Rovine greche e pescatori.
Si mescola
nel nostro ditirambo,
la danza, unita al canto,
il seno prosperoso e poi..
dormirti affianco.
Ma il vento è solo un'illusione,
e lotterò per quell'odor di menta
e l'anice disciolto del mattino,
per il pastello dei tramonti
disteso a pennellate sopra Otranto,
un solo fotogramma dei tuoi occhi
non si ostenta,
si cela vergognoso,
al buio, da accarezzare
quando c'è scirocco.
Ksamil 10/06/2007
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