Tra le tante organizzazioni che ho
incontrato in tanti anni di contatto con la Serbia, c'è il "Collettivo
azione pace". Anche loro si sono attivati per le bombe NATO maledette e
fanno venire in Italia e precisamente al Regina Margherita di Torino, i bambini
che hanno sviluppato il tumore a causa delle bombe e i bambini che devono avere
un trapianto. Questo gruppo mi è entrato nel cuore da subito, perchè a parte la
simpatia, organizzavano e organizzano tutt'ora cene per raccogliere fondi per
aiutare questi bambini a venire in Italia, a base di prodotti balcanici. Con
loro abbiamo attivato una raccolta viveri quando c'è stata l'alluvione in
Serbia ed è stata una esperienza che non dimenticherò mai tanto è stata
meravigliosa. Il mio dentista fa parte di questo gruppo e un giorno che mi
doveva fare la fattura mi dice: Maja, ma come ti chiami in realtà? Ho
conosciuto tanti bambini che sono arrivati disperati e sono andati via felici.
Bambini prodigio come li chiamo io che in soli due mesi imparavano l'italiano.
Una di loro mi è rimasta nel cuore e si chiama Maja come me, anche se sono io
che mi chiamo come lei, perchè da quando è arrivata lei in Italia tutti mi chiamano
Maja. Ho portato Maja a visitare un sacco di posti, ma mi è rimasta impressa la
nostra visita alla Mole Antonelliana tanta era la felicità di questa bambina e
io che pensavo ai nostri che vogliono la play station e sempre nuovi giochi
perchè si stufano subito. Una giornata meravigliosa che abbiamo trascorso in un
clima di serenità surreale è stata al campo volo di Castelnuovo Don Bosco, il
paese natale di Don Bosco. Quanto mi parlava in serbo Maja e quanto capivo
niente! Eppure alla fine ci capivano in tutto anche solo con uno sguardo. In
questo campo volo, presta la sua attività di volontariato il mio amico Michele
che ha fatto fare un giro in aereo a Maja e la foto di quel giorno ha partecipato a tanti concorsi fotografici piazzandosi sempre molto bene. Era la prima volta
che per noi un pilota era segno di vita e non di morte. Come al solito la
Serbia e i serbi sono la mia fonte primaria di felicità
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