Friday, July 17, 2009

Il diario di viaggio di Gennaro (quarta parte)



(continua da qui)

...Dopo poco, li seguii anch'io, saranno state le 2.30. Uscii salutando quelli della reception, che ormai mi conoscevano ed in particolare i buttafuori, ai quali dovevo essere simpatico.
La mattina intorno alle 9.00, saldai il conto (60€) e chiesi alla donna alla reception di chiamarmi un taxì. Conobbi un altro cliente dell’albergo, presentatomi dalle donne che stavano davanti all’ingresso: un curioso tedesco sessantenne che girava per la Serbia in bicicletta, che infatti avrei adocchiato l’indomani in Knieza Mihailova a Belgrado. Venne il taxì, una vecchia Ford Mondeo, guidata da un tranquillo sessantenne, che faceva da poco il tassista, e che si era pensionato come macchinista sui battelli da trasporto che solcano il Danubio. Giunsi alla stazione degli autobus (a fianco a quella dei treni). Era un grande piazzale recintato con cancelli, nel quale vengono parcheggiati gli autobus in corrispondenza del cancello indicante la località di arrivo, il tutto circondato su tre lati da una costruzione a forma di C, con i porticati sul lato interno contenente biglietterie, sale d’aspetto, ecc... Acquistai il biglietto – 600 din.- che mi diedero unito ad un gettone metallico, mi presentai al cancello ed una guardia giurata mi fece entrare dopo essersi preso il gettone, sistemai la valigia nel portabagagli. Un pensionato, intanto, aveva preso a magnificarmi le qualità delle canne da pesca tedesche rispetto allo schifo di quelle cinesi. Un anziano zingaro cieco chissà come entrato lì dentro iniziò a chiedere l’elemosina un pò troppo vivacemente, perchè quasi subito venne un dipendente della stazione che lo allontanò bruscamente spingendolo per le spalle tra le rumorose proteste dello zingaro che infine ammutolito, venne consegnato ad un giovane poliziotto.
Salii sul pullmann pagai ancora per il bagaglio -90din.-. L’autobus era semivuoto. Ci avviammo ed in breve giungemmo sull’autostrada, il corrispettivo di una nostra strada a scorrimento veloce: due corsie secche, senza corsia d’emergenza, limite massimo di velocità 80 Kmh. Il paesaggio dai finestrini incredibilmente piatto e sulla destra il Danubio.


Affianco a me, ma sull’altra fila di sedili, un’affascinante donna di circa trentacinque anni. Mora dai lunghi capelli raccolti sulla nuca, un atteggiamento serio e riservato, bella, media altezza, slanciata e comunque ben tornita, vestita in modo semplice ma elegante. Il naso dritto e deciso, lo sguardo intenso ed espressivo. Non invitava certo a confidenze. Io, però non riuscivo a staccarle lo sguardo di dosso. Mi decisi a rivolgerle la parola: con la scusa che ero straniero le chiesi se quello che si vedeva era il Danubio; mi rispose in buon inglese non limitandosi al solo Danubio, ma illustrandomi tutto quello che si vedeva dal finestrino. Il suo modo di parlare era calmo e misurato e la sua voce calda e profonda. Io l’ascoltavo ammirato cercando di bere ogni sua parola e di imprimermi bene nella memoria la sua immagine. Mi stavo innamorando! Non so a che punto delle mie fantasie mi accorsi che stavo pensando che io quella donna me la sarei sposata ( ma non sapevo neppure come si chiamasse e magari era già sposata e madre di figli).
Mi disse di Zemun quando vi passammo dentro e di Novi Beograd e di Belgrado quando vi giungemmo, infine una telefonata infingarda, forse sua madre, si sentiva una voce di donna, mise fine al nostro colloquio.


In breve giungemmo alla stazione degli autobus, anche qui di fianco a quella dei treni, che a parte le dimensioni ricalca quella di Novi Sad.
Mi ritrovaii su un viale larghissimo sui cui fianchi erano dislocati, oltre ai soliti palazzoni, due parcheggi multipiano in metallo, dietro uno dei quali c’è uno stentato giardinetto, (strano il primo ed unico, maltenuto, che ho visto da queste parti) nel quale bivaccava un bel campionario di disperati (anziani soli, invalidi, malati di mente, zingari, stranieri, disoccupati, venditori abusivi di qualsiasi cosa, drogati, alcolizzati, spacciatori, prostitute, due, le uniche che abbia visto battere da queste parti) ma che, fidatevi, all’occhio esperto dell’italiano, del meridionale, non è sembrato veramente pericoloso. Tutti avevano comunque un atteggiamento riservato ed in particolare le prostitute.
Presi un taxi ed in breve giunsi alla Dubrovacka, 22. Il palazzo, un’altissima, bianca torre, dove si trova l’appartamento, a vederlo da lontano sembra bello, ma a vederlo da vicino si rivela per quello che è: uno squallido edificio di edilizia popolare, piuttosto maltenuto.
Anche lo spazio immediatamente intorno al palazzo era veramente sporco e abbandonatro a se stesso ed insieme alla rarefazione tipica di un’assolata domenica mattina estiva, dava a quel luogo una sensazione di vera desolazione: che contrasto con la perfezione puntigliosa di Novi Sad!

14 comments:

балканска девојка said...

A Gennà..
Mo’ non t’ho capito !!
Prima dobbiamo censurare un lungo pezzo della kafana, perché non vogliamo correre rischi !
Poi t’innamori di una mora che è sull’autobus !
Poi noti le uniche 2 prostitute dei balkani e le giudichi col tuo occhio attento..
Ma se stavolta non t’ammazza Amelia, lo facciamo noi !!!!!!

балканска девојка said...

ah! ah! ahhh!!!
riceviamo da dragana !!

Kriterijumi za zaposlenje

Ako vam u procesu odabira potencijalnih kandidata za zaposlenje nije ba� jasno u kom odeljenju tj. funkciji biste ga / nju mogli najbolje iskoristiti, evo par saveta:

1. Stavite 400 cigli u praznu sobu

2. Uvedite sve kandidate u TU sobu i zatvorite vrata za njima

3. Kandidate ostavite u sobi 6 h i posle toga se vratite i analizirajte situaciju prema sledecim kriterijumima:

a) ako su prebrojali sve cigle – KNJIGOVODSTVO

b) ako su prebrojali sve cigle VISE puta – REVIZIJA

c) ako su cigle razbacane bez vidljivog sistema po celoj sobi – RAZVOJ I ISTRAZIVANJE

d) ako su cigle sistematski podeljene po celoj sobi – PLANIRANJE

e) ako se gađaju međusobno ciglama – MENADzERI PROIZVODNJE

f) ako svi spavaju – ZASTITA NA RADU / PORTIR :)

g) ako su sve cigle usitnili u sitne delove – IT

h) ako samo sede bezveze oko cigli i razgovaraju – LJUDSKI RESURSI

i) ako su vec svi otisli kuci – MARKETING

j) ako gledaju kroz prozor i izgledaju odsutno – STRATESKO PLANIRANJE

k) ako su razdrazeni i energično diskutuju svi međusobno ali nisu pomakli nijednu ciglu – TOP MANAGEMENT

балканска девојка said...

per i più imbranati nelle lingue straniere (come me) consigliamo la traduzione simultanea :

http://translate.google.it/translate_t?hl=it#

Sajkaca said...

Ma la cosa bella di questo diario...è che Gennaro parte anche quest'estate...e spero tanto che si porti dietro un taccuino per andare avanti con i suoi diari di viaggio....
il capitolo censurato da me e Lina...ve lo mandiamo per mail a richiesta.... :-)
Buon divertimento!!!

балканска девојка said...

ah! ah!
gli dovremmo mandare delle foto per vedere se riconosce quella signora..
e se fosse ceca ?
pensa che ha già pronto il suo diario di viaggio del montenegro !

балканска девојка said...

voi manco vi immaginate cosa sto facendo adesso !!
ciatto con dragana e parliamo di torte !!
voglio urgente una baklava !

Sajkaca said...

mamma mia Lina, che golosona! Mezzanotte e chattate di torte??!!! Dragana e le torte...ona je legenda!!!!

балканска девојка said...

ma sembra che sta baklava si faccia un po' in tutto il mediterraneo..
ovunque sono arrivati i turchi..
cioè dappertutto.. !!!

балканска девојка said...

ehi.. ke notizia !!
a roma le ragazze italiane del nuoto sincronizzato si stanno piazzando bene su un esercizio che ha la musica di kusturica
sono davanti alla tv con le dita incrociate !

Anonymous said...

Oh ma io ho raccontato solo quello che ho visto! E mi pare, considerando che Belgrado ha più di due milioni di abitanti, non sia proprio niente di speciale. Non capisco il perchè delle censure: non ho scritto proprio niente di speciale, ma se irtenete così, per me va bene...Potreste dire anche a me che cosa ha scritto Dragana, ci tengo!
Francè! Ti voglio bene! Tu si che mi hai capito: in genere non ho bisogno di taccuini, ricordo tutto er chè mi piace la gente ed i posti che abita, ma no aspettatevi foto, mi annoia fotografare.
Scusatemi ma sono tutto eccitato, sto per partire per una notturna in moto sul
Pollino versante calabro.
Buona domenica a tutti da Gennaro.
p.s.
Non dimenticate la traduzione del commento di Dragana.

Anonymous said...

Ceca chi? all'inizio ho capito cieca... ma adesso ho capito... la moglie di quello che è morto... bhè se era lei... molto ma molto peggio delle fotografie.
Ma non ca pisco il percolo, ma mi attengo scrupolosamente allo spirito del blog.
Gennaro.
P.S.
Volevo solo aggiungere a mio vantaggio che nella parte censurata non c'è nessuna prouderie.

балканска девојка said...

ti manderemo la traduzione di cosa ha scritto dragana, ma non c'entra col post.. è tipo una barzelletta..
fai attenzione in moto la notte.. e fai attenzione ai calabresi !!
lo sai che in calabria si dice tata come in serbia ??
srecan put !!

балканска девојка said...

uuuaaauuuu !!!
sono stata ad un concerto meraviglioso con sandra e marko !
non dico nulla
sarà una sorpresa..
ma non ho mai visto suonare il sax cosi' divinamente !!
bravi a tutti e anche agli organizzatori..
il post al più presto
e un bacio anche a maja..
anche a lei prometto il post al più presto
cmokic' bez kraja !!
per ora vi dedichiamo una canzone
http://www.youtube.com/watch?v=asyZVE--C1k
ĐURĐEVDAN EDERLEZI (Mix) - Toše, Erdan i Brega

балканска девојка said...

olèèèèè !!
siamo diventati zii !!
è nato cristian, il figlio di daniela e giovanni (lionel)
http://balkan-crew.blogspot.com/2008/08/sarmale-versione-country.html
benvenuto nuovo mozzo !!

TRASLOCO

  In foto la statua di Ivan Mestrovic, lo scultore croato che ama lavorare per la Serbia Ci siamo trasferiti in 5 altri siti Uno si chiama  ...