Friday, January 9, 2009

Ringraziando Antonio...

Carissimo Antonio,
permettimi di dirti un grosso “grazie”!
Grazie per questo grande amore per l'Albania, ma anche per gli altri paesi balcanici che mi hai detto di aver visitato con piacere.
Grazie per aver accennato al problema “visti”. Tutti noi abbiamo avuto a che fare con il problema del visto e sappiamo che sarà ancora un problema per lungo tempo. Aimè !
Vorrei solo aggiungere un mio pensiero a proposito del tuo accenno alla Serbia.
Esattamente la tua passione per l'Albania io ce l'ho avuta per la Serbia e ce l'ho tuttora.
Da anni seguo i mass-media raccontare tante falsità sui balcani, ma la Storia, quella con la esse maiuscola come la chiami tu,parla da sola.


Nei balcani non c'è una nazione che non abbia avuto la guerra e la pulizia etnica. Anzi,nelle enclavi serbe la pulizia etnica purtroppo continua e sembra non voler finire.Questo ha prodotto morte e distruzione e la cosa tragica è che non è cambiato nulla e tutto potrebbe ripetersi.
L'Albania ha avuto la sua guerra civile interna con morti anche la.
Ma la Serbia ha sofferto maggiormente perchè ha avuto anche 78 giorni di bombardamenti N.A.T.O.
Per capire cosa vuol dire avere paura di morire sotto ad una bomba, ce lo dobbiamo far spiegare dai nostri genitori. Mio padre me lo racconta ancora oggi come se fosse successo ieri, ma è successo nel 1947.
Una volta capito cos'è un bombardamento, dobbiamo moltiplicare tutto per 78 giorni e 78 notti.
Qui mi fermerei, perchè potrei continuare con le tante storie di amici che hanno perso i parenti sotto le bombe e non parlo di prozii o di parenti lontani, ma di figli, fratelli o genitori.
Se si capisce questo si capisce anche perchè non è del tutto facile presentare un libro albanese a Belgrado, con 8 palazzi della via del fumo sventrati dalle bombe che, giorno dopo giorno, ti ricordano il tuo caro che non c'è più per un bombardamento che doveva essere fatto per fermare i “serbi cattivi”.


In quanto poi al concerto di Bregovic che si è effettivamente tenuto a Tirana, non è stato poi così indolore. Riporto alcune parole tratte da Osservatorio balcani :
Un simile dibattito era iniziato anche in aprile dopo un concerto di Goran Bregovic a Tirana, che ha avuto inaspettatamente un clamoroso successo. Negli ambienti kosovari e albano-macedoni, però è stato interpretato come offensivo e gli albanesi dell’Albania sono stati accusati di cosmopolitismo artificiale e mancanza di amore per la patria.


Mi ricordo che nell'intervista ti ho chiesto se avevi un blog e tu, Antonio, mi hai risposto che non lo volevi, perchè il lato negativo dei blog è che la discussione prende sempre una piega negativa e si arriva agli insulti e alle minacce. Questo è anche il pensiero degli autori di balkan. In 7 mesi di attività abbiamo fatto lo slalom gigante tra chi ci voleva far litigare e non sono mancati gli insulti, anche se devo dire che ci aspettavamo molto peggio. Siamo però riusciti a tenere un blog che unisce, perchè parla di ciò che ci unisce e non di ciò che ci divide e abbiamo lasciato la politica ai blog che se ne occupavano già prima. Quando andiamo su quei blog ci diciamo : meno male che ci sono loro, noi abbiamo altro da fare che passare le giornate a cancellare gli insulti e le minacce.


Perciò vorrei che i nostri lettori si ricordassero di te come quella persona che ci ha raccontato di un'Albania bellissima, da vedere con la famiglia, da aiutare e non da sfruttare. Un' Albania che ha tanto sofferto e che si aspettava da noi la stessa ospitalità e lo stesso aiuto che nel passato aveva dato ai nostri militari ricercati dai tedeschi. Questa non è mia.. è sempre di Antonio !
Per cui ancora grazie grande Antonio Caiazza, sarai sempre il benvenuto in questa ciurma.. anzi, tu già ne fai parte a pieno titolo !

Post scrittum.
Vorrei fare una precisazione. Discutendo con alcuni amici mi è stato chiesto cosa ci azzecca il bombardamento Nato con il concerto di Bregovic a Tirana.
Di sicuro non mi sono espressa bene.
Ciò che volevo dire era :
l'Albania è uno stato democratico e di questo ne abbiamo la prova perchè i serbi girano a Tirana esattamente sicuri e tranquilli come se fossero a Belgrado.
Ciò che non si può chiedere alla Serbia è di comportarsi come gli altri paesi perchè la Serbia è stata punita dalla comunità internazionale.
Stiamo tristemente vedendo le immagini di Gaza. Sono sempre i civili a pagare gli errori dei politicanti. Sono sempre le donne, i vecchi e i bambini a morire sotto alle bombe, ma a nessuno verrebbe in mente di bombardare per 78 giorni Israele.
Con la Serbia lo si è fatto perchè la Serbia non contava nulla e soprattutto si è usato il Kosovo come pattumiera. Il risultato di quei bombardamenti è che abbiamo una marea di morti (tra i serbi e gli albanesi) e interi km quadrati pieni di uranio. Senza contare che intere aree sono finite nelle mani della mafia proprio grazie al caos seguito ai bombardamenti, perchè non si sapeva più chi comandava.
Adesso non si puo' pretendere che la Serbia si comporti come se i bombardamenti non ci fossero stati. Come si fa a spiegare al popolo serbo che gli è stato ammazzato il figlio, il fratello, che gli si sono distrutte le strade, le fabbriche, gli ospedali, le scuole, l'intera economia per cosa ?
Dopo i bombardamenti la Serbia è sprofondata in una povertà da terzo mondo e i serbi rifugiati nelle enclavi in Kosovo hanno una vita ancora più difficile.
Come si fa a dirle : fai come se niente di questo esista e sii democratica. Se questa è la democrazia vorrei sapere chi la vuole “la democrazia”!

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