Sunday, May 22, 2011
Nole sempre più num uno !
Dopo aver supplicato e implorato qualche uomo macho per un piccolo post in onore del nostro grande campione e non trovando risposta alcuna... grrr... mi sono rivolta all'attenzione del cortese Stefano Bolotta, che su Ubi tennis ha fatto un bell'articolo.
Credo che Nole sia stato primo in Spagna e primo a Roma... ed.. eventualmente.. chiediamo conferma a Stefano !
Djokovic, nome da num 1, di Stefano Bollotta
Vecchi post su Nole
Saturday, May 7, 2011
I Balcani all' Eurovision Song Contest 2011
Noi di Balkan-Crew aspettiamo tutti gli anni l' Eurovision Song Contest per vedere i concorrenti dei Balcani, perchè di solito i migliori brani di tutta l'Europa arrivano da lì.
Ecco i concorrenti di quest'anno:
Bosnia & Erzegovina
Incomincio con la mia preferita.
Con Dino Merlin non si può sbagliare...infatti presenta un bel brano che ha ottime possibilità di piazzarsi fra i primi.
Slovenia
Un po' noiosa, mi stupirebbe se qualcuno vota per questa canzone...ma non è cosi orrenda come quella dell'anno scorso....
Repubblica di Macedonia
Јас Македонец, а она Русинка, Дајте и вотка, а мене ракија....
Datemi Vodka e Rakija...mi sbaglio o mi sembra un po' la copia della canzone di Marko Kon (per la Serbia 2009)
Grecia
Vale la pena di ascoltare la grecia...perchè tira fuori ogni anno qualcosa di carino...qui un po' di folk combinata con hip hop....
Serbia
Si vede che la Serbia non ha trovato proprio niente di meglio...un viaggetto retrò con la giovane cantante Nina. Non basterà per convincere il pubblico do votare!
Croazia
Ma dove sono i bei brani dai Balcani?! Anche questa una noia pazzesca!
Albania
Per l'Albania la cantante albanese Aurela Gaçe con pettinatura "à la Rihanna" e con un brano melodico....direi il meglio dai Balcani dopo Dino Merlin. Peccato che, sperando di beccarsi più voti, la canzone presentata in Albanese è stata tradotta in inglese per il festival!
Montenegro
Anche quest'anno il Montenegro non parteciperà al concorso (RTCG, TV del Montenegro, non ha soldi).
Come ogni anno mi metterò davanti alla TV e voterò per Dino Merlin e credo anche per la Lettonia, perchè dopo avere ascoltato questa un paio di volte ho deciso che me la scarico per sentirmela in machina!
Sito officiale del Eurovision Song Contest
Le date:
1. Semifinale 11.5.2011
2.Semifinale 12.5.2011
FINALE 14.05.2011
Friday, May 6, 2011
Buon djurdjevdan 2011

Scusate il ritardo... tutta la mia giornata è stata impegnata in un solo pensiero !
Se tutto va bene a Giugno vado in Serbia, nuovamente autista di una missione umanitaria !!!!
Incrociamo le dita ! A dir la verità sono anche terrorizzata a pensare alla situazione finanziaria che troverò !
Ma almeno riabbraccio gli amici !
Djurdjevdan
Monday, May 2, 2011
Underground
Fantastico, stupefacente, incredibilmente magico !
Mia figlia mi ha regalato il capolavoro di Emir Kusturica !
In Underground, di Emir Kusturica, si narra la storia di un folkloristico gruppo di persone, che durante la seconda guerra mondiale nella ex Jugoslavia, si rifugia in un ampio sotterraneo. Ignorando poi la fine della guerra, il gruppo dei personaggi continua ad abitare i bassifondi, intrecciandosi in varie vicende umane. E' soprattutto posto l'accento sul rapporto tra due uomini (il Nero e Marko) e una donna (Natalia) legati in un rapporto di amore-odio-amicizia, in maniera singolarissima.
Il film va visto come se si guardasse una fiaba. Ce lo dice anche, quasi in fondo, un attore presente ad un banchetto nuziale, parlando a noi spettatori direttamente in macchina, una scelta narrativa questa molta rara del cinema, se non in film della nouvelle vague francese (Truffaut, Godard, ecc.. ).
La storia-fiaba, scandita dalla musica forsennata di una banda di fiati che rimarrà impressa, narra in verità la storia degli ultimi 50 anni dell'ex-Jugoslavia, il paese del regista. Diviso in tre capitoli (guerra mondiale, dopo guerra, di nuovo la guerra) o se vogliamo, in tre atti (visti i ricorsi a teatro e set cinematografici che ricorrono), il film può ricordarne per certi versi anche un altro come Forest Gump di Zemeckis, anche esso con toni surreali, anche esso cavalcando vicende storiche estremamente tangibili. Questo parallelismo tra i due, è evidente soprattutto quando Marko è messo in mezzo a scene storiche della Jugoslavia, onorificato da Tito e il suo entourage, con un sapiente montaggio, come fu ancora più sorprendentemente per Forrest Gump insignito dal presidente Johnson, ed altri personaggi storici degli States.
Underground è sicuramente un bel film, popolato di molta simbologia, molte metafore.
Per accennarne alcune: due uomini che lottano per la stessa donna, potrebbero significare il contrasto che ha portato alla divisione della Jugoslavia; un forte mescolamento uomini-animali che compare nel film (c'è una simpatica scimmia che ricorre sempre), potrebbe far riflettere sulla condizione di uomo-bestia o viceversa; tre matrimoni che ricorrono nel film, pongono sicuramente l'accento sul nucleo familiare, a cui il regista da molta importanza ed dal quale vuol partire per affrontare altri ideali; l'isolotto che nel finale si distacca (la Jugoslavia?); un uso delle telecamera che per molti personaggi è quasi sempre leggermente bassa (underground...), ecc...
Sono secondo me degne di nota in questo film molte scene, tra cui quella in cui, dopo un bombardamento, uno dei protagonisti si aggrappa piangente ad una croce scalcinata (come dire quasi, che Dio in guerra c'è sempre, ma ne esce provato anche lui...), con una carrozzina in fiamme che gli ruota attorno. E poi la scena, riconosciuta da molti come la più singolare: quella iniziale del film, allo zoo. Riguardo a questa, ho sicuramente una curiosità: come far "recitare" una papera bianca a far punzecchiare sul muso una tigre, assai irascibile? I misteri del cinema...
Film scoop .it
Dal Corriere della sera
Da my movies
Tango
Trailer
In Underground, di Emir Kusturica, si narra la storia di un folkloristico gruppo di persone, che durante la seconda guerra mondiale nella ex Jugoslavia, si rifugia in un ampio sotterraneo. Ignorando poi la fine della guerra, il gruppo dei personaggi continua ad abitare i bassifondi, intrecciandosi in varie vicende umane. E' soprattutto posto l'accento sul rapporto tra due uomini (il Nero e Marko) e una donna (Natalia) legati in un rapporto di amore-odio-amicizia, in maniera singolarissima.
Il film va visto come se si guardasse una fiaba. Ce lo dice anche, quasi in fondo, un attore presente ad un banchetto nuziale, parlando a noi spettatori direttamente in macchina, una scelta narrativa questa molta rara del cinema, se non in film della nouvelle vague francese (Truffaut, Godard, ecc.. ).
La storia-fiaba, scandita dalla musica forsennata di una banda di fiati che rimarrà impressa, narra in verità la storia degli ultimi 50 anni dell'ex-Jugoslavia, il paese del regista. Diviso in tre capitoli (guerra mondiale, dopo guerra, di nuovo la guerra) o se vogliamo, in tre atti (visti i ricorsi a teatro e set cinematografici che ricorrono), il film può ricordarne per certi versi anche un altro come Forest Gump di Zemeckis, anche esso con toni surreali, anche esso cavalcando vicende storiche estremamente tangibili. Questo parallelismo tra i due, è evidente soprattutto quando Marko è messo in mezzo a scene storiche della Jugoslavia, onorificato da Tito e il suo entourage, con un sapiente montaggio, come fu ancora più sorprendentemente per Forrest Gump insignito dal presidente Johnson, ed altri personaggi storici degli States.
Underground è sicuramente un bel film, popolato di molta simbologia, molte metafore.
Per accennarne alcune: due uomini che lottano per la stessa donna, potrebbero significare il contrasto che ha portato alla divisione della Jugoslavia; un forte mescolamento uomini-animali che compare nel film (c'è una simpatica scimmia che ricorre sempre), potrebbe far riflettere sulla condizione di uomo-bestia o viceversa; tre matrimoni che ricorrono nel film, pongono sicuramente l'accento sul nucleo familiare, a cui il regista da molta importanza ed dal quale vuol partire per affrontare altri ideali; l'isolotto che nel finale si distacca (la Jugoslavia?); un uso delle telecamera che per molti personaggi è quasi sempre leggermente bassa (underground...), ecc...
Sono secondo me degne di nota in questo film molte scene, tra cui quella in cui, dopo un bombardamento, uno dei protagonisti si aggrappa piangente ad una croce scalcinata (come dire quasi, che Dio in guerra c'è sempre, ma ne esce provato anche lui...), con una carrozzina in fiamme che gli ruota attorno. E poi la scena, riconosciuta da molti come la più singolare: quella iniziale del film, allo zoo. Riguardo a questa, ho sicuramente una curiosità: come far "recitare" una papera bianca a far punzecchiare sul muso una tigre, assai irascibile? I misteri del cinema...
Film scoop .it
Dal Corriere della sera
Da my movies
Tango
Trailer
Sunday, April 24, 2011
La piccola anima
C'era una volta, in un luogo fuori dal tempo, una Piccola Anima che disse a Dio: "Io so chi sono!"... "Ma e' meraviglioso! E dimmi, chi sei?" chiese il Creatore. "Sono la Luce!" Il volto di Dio si illumino' di un grande sorriso. "E' proprio vero! Tu sei la Luce." La Piccola Anima si senti' tanto felice, perche' aveva finalmente scoperto quello che tutti i suoi simili nel Regno avrebbero dovuto immaginare. "Oh", mormoro', "e' davvero fantastico!" . Ben presto pero', sapere chi era non fu piu' sufficiente. Sentiva crescere dentro di se' una certa agitazione, perche' voleva essere cio' che era. Torno' quindi da Dio (un'idea niente male per chiunque desideri essere Chi E' in Realta') e, dopo aver esordito con un: "Ciao, Dio!" domando': "Adesso che so Chi Sono, va bene se lo sono?" E Lui rispose: "Intendi dire che vuoi essere Chi Sei Gia'?"... "Beh, una cosa e' saperlo, ma quanto a esserlo veramente... Insomma, io voglio capire come ci si sente nell'essere la Luce!"... "Ma tu sei la Luce", ripete' Dio, sorridendo di nuovo. "Si, ma voglio scoprire che cosa si prova!" piagnucolo' la Piccola Anima. "Eh, gia'" ammise il Creatore nascondendo a malapena una risatina, "avrei dovuto immaginarmelo. Hai sempre avuto un grande spirito d'avventura." Poi cambio' espressione. "Pero', pero'... C'e' un problemino.." "Di che si tratta?"... "Ebbene, non c'e' altro che Luce. Vedi io ho creato solo cio' che sei e, di conseguenza, non posso suggerirti nulla per sentire Chi Sei, perche' non c'e' niente che tu non sia."... "Ehh?" balbetto' la Piccola Anima, che a quel punto faceva fatica a seguirlo. "Mettiamola in questo modo", spiego' Dio. "Tu sei come una candela nel Sole. Oh, esisti, indubbiamente. In mezzo a milioni di miliardi di altre candele che tutte insieme lo rendono cio' che e'. E il sole non sarebbe il Sole senza di te. Senza una delle sue fiammelle rimarrebbe una semplice stella... perche' non risulterebbe altrettanto splendente. E, dunque, la domanda e' questa: Come fare a riconoscersi nella Luce quando se ne e' circondati ?"... "Ehi", protesto' la Piccola Anima, "il Creatore sei tu. Escogita una soluzione !" Lui sorrise di nuovo. "L'ho gia' trovata", affermo'. "Dal momento che non riesci a vederti come Luce quando sei dentro la luce, verrai sommersa dalle tenebre."... "E che cosa sarebbero queste tenebre ?"... "Sono cio' che tu non sei" fu la Sua risposta. "Mi faranno paura?"... "Solo se sceglierai di lasciarti intimorire", lo tranquillizzo' Dio. "In effetti, non esiste nulla di cui avere paura, a meno che non sia tu a decidere altrimenti. Vedi, siamo noi a inventarci tutto. A lavorare di fantasia."... "Ah, se e' cosi'..." fece un sospiro di sollievo la Piccola Anima. Poi Dio prosegui' spiegando che si arriva alla percezione delle cose quando ci appare il loro esatto opposto. "E questa e' una vera benedizione", affermo', "perche', se cosi' non fosse, tu non riusciresti a distinguerle. Non capiresti che cos'e' il Caldo senza il Freddo, ne' che cos'e' Su se non ci fosse Giu', ne' Veloce senza Lento. Non sapresti che cos'e' la Destra in mancanza della Sinistra, e neppure che cosa sono Qui e Adesso, se non ci fossero La' e Poi. Percio' - concluse - quando le tenebre saranno ovunque, non dovrai agitare i pugni e maledirle. Sii piuttosto un fulgore nel buio e non farti prendere dalla collera. Allora saprai Chi Sei in Realta', e anche tutti gli altri lo sapranno. Fa' che la tua Luce risplenda al punto da mostrare a chiunque quanto sei speciale!"
"Intendi dire che non e' sbagliato fare in modo che gli altri capiscano il mio valore?" chiese la Piccola Anima. "Ma naturalmente!" ridacchio' Dio. "E' sicuramente un bene! Rammenta, pero', che
"Non c'e' nessuno da perdonare", disse Dio. "Nessuno?" Era difficile credere a cio' che aveva appena udito. "Nessuno", ripete' il Creatore. "Tutto cio' che ho creato e' perfetto. Non esiste anima che sia meno perfetta di te. Guardati attorno." Solo allora la Piccola Anima si rese conto che si era radunata una grande folla. Tanti altri suoni simili erano arrivati da ogni angolo del Regno perche' si era sparsa la voce di quella straordinaria conversazione con Dio e tutti volevano ascoltare. Osservando le innumerevoli altre anime radunate li' intorno, non pote' fare a meno di dare ragione al Creatore. Nessuna appariva meno meravigliosa, meno magnifica o meno perfetta. Tale era il prodigio di quello spettacolo, e tanta era la Luce che si sprigionava tutt'attorno, che la Piccola Anima riusciva a malapena a tenere lo sguardo fisso sulla moltitudine. "Chi, dunque, dovrebbe essere perdonato?" torno' alla carica Dio. "Accidenti, mi sa proprio che non divertiro'! Mi sarebbe tanto piaciuto essere Colui Che Perdona. Volevo sapere come ci si sente a essere speciali in quel senso." La Piccola Anima capi', in quel momento, che cosa si prova a essere tristi. Ma un'Anima Amica si fece avanti tra la folla e disse: "Non te la prendere, io ti aiutero'."... "Dici davvero? Ma che cosa puoi fare?"... "Ecco, posso offrirti qualcuno da perdonare!"... "Tu puoi..."... "Certo! Posso venire nella tua prossima vita e fare qualcosa che ti consentira' di dimostrare la tua indulgenza."... "Ma perche'? Per quale motivo?" chiese la Piccola Anima. "Sei un Essere di suprema perfezione! Puoi vibrare a una velocita' cosi' grande da creare una Luce tanto splendente da impedirmi quasi di guardarti! Che cosa mai potrebbe indurti a rallentare le tue vibrazioni fino a offuscarla? Che cosa potrebbe spingere te -che sei in grado di danzare in cima alle stelle e viaggiare per il Regno alla velocita' del pensiero- a calarti nella mia vita e divenire tanto pesante da compiere questo atto malvagio?"... "E' semplice", spiego' l'Anima Amica, "perche' ti voglio bene." Sentendo quella risposta, lo stupore invase la Piccola Anima. "Non essere tanto meravigliato, Piccola Anima. Tu hai fatto lo stesso per me. Davvero non ricordi? Oh, abbiamo danzato insieme molte volte, tu e io.
Nel corso di tutte le eta' del mondo e di ogni periodo storico, abbiamo ballato. Abbiamo giocato per tutto l'arco del tempo e in molti luoghi. Solo che non te ne rammenti. "Entrambi siamo stati Tutto. Siamo stati Su e Giu', la Sinistra e la Destra, il Qui e il La', l'Adesso e il Poi; e anche maschio e femmina, bene e male: siamo ambedue stati la vittima e l'oppressore. Ci siamo incontrati spesso, tu e io, in passato; e ognuno ha offerto all'altro l'esatta e perfetta opportunita' di Esprimersi e di Fare Esperienza di Cio' che Siamo in Realta'." "E quindi", continuo' a spiegare l'Anima Amica, "io verro' nella tua prossima vita e, questa volta, saro' il
"Dovrai rammentare Chi Sono in Realta'", concluse l'Anima Amica gravemente. "Oh, ma lo faro'!" esclamo' la Piccola Anima, "lo prometto! Ti ricordero' sempre cosi' come sei qui, in questo momento!"... "Bene", commento' l'Anima Amica, "perche', vedi, dopo che avro' finto con tanta fatica, avro' dimenticato chi sono. E se non mi ricorderai per come sono, potrei non rammentarmelo per un sacco di tempo. Se mi scordassi Chi Sono, tu potresti addirittura dimenticare Chi Sei, e saremo perduti entrambi. E allora avremmo bisogno di un'altra anima che venisse in nostro soccorso per rammentarci Chi Siamo."... "No, questo non accadra'!" promise la Piccola Anima. "Io ti ricordero'! E ti ringraziero' per avermi fatto questo dono: l'opportunita' di provare Chi Sono." Quindi, l'accordo fu fatto. E la Piccola Anima ando' verso una nuova vita, felice di essere la Luce e raggiante per la parte che aveva conquistato, la Capacita' di Perdonare. Attese con ansia ogni momento in cui avrebbe potuto fare questa esperienza per ringraziare l'anima che con il suo amore l'aveva resa possibile. E in tutti gli istanti di quella nuova vita, ogni qualvolta compariva una nuova anima a portare gioia o tristezza -specialmente tristezza- ricordava quello che aveva detto Dio. "Rammentatelo sempre", aveva affermato con un sorriso, "Io vi ho mandato solo angeli".
www.stazioneceleste.it
Sempre sempre
Saturday, April 9, 2011
Lettera della scrittrice albanese Elvira Dones a Berlusconi"
Egregio Signor
Presidente del Consiglio,
le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a me molto care: "le belle ragazze albanesi". Mentre il premier del mio paese d'origine, Sali Berisha, confermava l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamo fare un'eccezione."
Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese fino in Sicilia.
Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devastate. A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana. Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede.
Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri.
E' solo allora - tre anni più tardi - che le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio.
Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e nonna.
Quel puttana sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di speranza e di fiducia nell'uomo, il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto l'utero.
Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo "Sole bruciato".
Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andai in cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei.
Era un padre come tanti altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi.
Era un padre come lei, Presidente, solo meno fortunato.
E ancora oggi il padre di Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre, affogata in mare o giustiziata in qualche angolo di periferia.
Lui continua a sperare, sogna il miracolo.
E' una storia lunga, Presidente... Ma se sapessi di poter contare sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei.
Ma l'avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio.
In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste poche righe gliele dovevo.
In questi vent'anni di difficile transizione l'Albania s'è inflitta molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo albanese cresce anche la voglia di poter finalmente camminare a spalle dritte e testa alta.
L'Albania non ha più pazienza né comprensione per le umiliazioni gratuite.
Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come materiale per battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci.
Elvira Dones
Presidente del Consiglio,
le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a me molto care: "le belle ragazze albanesi". Mentre il premier del mio paese d'origine, Sali Berisha, confermava l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamo fare un'eccezione."
Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese fino in Sicilia.
Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devastate. A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana. Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede.
Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri.
E' solo allora - tre anni più tardi - che le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio.
Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e nonna.
Quel puttana sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di speranza e di fiducia nell'uomo, il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto l'utero.
Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo "Sole bruciato".
Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andai in cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei.
Era un padre come tanti altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi.
Era un padre come lei, Presidente, solo meno fortunato.
E ancora oggi il padre di Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre, affogata in mare o giustiziata in qualche angolo di periferia.
Lui continua a sperare, sogna il miracolo.
E' una storia lunga, Presidente... Ma se sapessi di poter contare sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei.
Ma l'avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio.
In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste poche righe gliele dovevo.
In questi vent'anni di difficile transizione l'Albania s'è inflitta molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo albanese cresce anche la voglia di poter finalmente camminare a spalle dritte e testa alta.
L'Albania non ha più pazienza né comprensione per le umiliazioni gratuite.
Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come materiale per battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci.
Elvira Dones
Friday, April 8, 2011
A Paolo, un angelo qui in terra
Questi giorni sono giorni tremendi per la nostra crew. Stiamo per perdere un amico che difficilmente stiamo lasciando partire.
Si tratta di Paolo, una persona meravigliosa, che leggeva il nostro blog molto spesso e altrettanto spesso ci dava dei suggerimenti con una umiltà che insegnava un sapore di amore infinito.
Da anni con la sclerosi multipla e ultimamente anche con un tumore, la sua vita è stata un esempio per tutti. Mai un lamento nonostante i dolori lancinanti, mai una parola cattiva nemmeno quando leggeva delle cose brutte, mai un momento in cui non l'abbiamo sentito amico al 100%, mai un pensiero per lui.... mai.
Caro Paolo ti scongiuro di rimanerci sempre vicino anche quando sarai in quel posto meraviglioso in cui non ci sono guerre, non c'è odio, ne lamento, ne inganno.
Ci lasci un vuoto incolmabile, ma anche una strada meravigliosa da percorrere.
Ti si andjeo
Samo kada bi nocas moja bila
Na sve bih pristao
Grijesio sam
Sve sam priznao
Mislio sam da si samo zena
S tijelom djavola
A u sebi skrivala si lice
Dobrog andjela
Sklanjao sam ruku sto me vodi
Nisam vidio
Jedino sam tebe imao
Ti si andjeo, a ja sam
Slijep sto nista nisam vidio
Da si samo andjeo
Zar ne znas,
Jedino sam tebe volio
Kada dodirnes me ja se pitam
Da li osjecas
Kako svakim dijelom svoga tijela
Meni pripadas
Ali druge usne nocas duso
Tvoje imaju
Srce mi na dvoje kidaju
Ti si andjeo...
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TRASLOCO
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