Da un grande amico .. un grande insegnamento
Negli anni in cui
l'italia era morsa dalla fame e dalle ambizioni del nascente regime fascista,
un mercantile partì da Genova carico di migranti gonfi di speranze. Durante
l'infinita traversata atlantica qualcosa non funzionò e al porto di Buenos Aires la nave attraccò con la stiva stipata di cadaveri.
Erano almeno trenta ed erano tutti italiani. La morte soffocò i loro sogni e il loro respiro in
un modo estremamente crudele. L'agonia di quel viaggio infernale segnò per
sempre la vita dei sopravvissuti. Tra essi mio nonno, che, comprensibilmente,
non parlò mai volentieri di quella traumatica vicenda... nemmeno a me, come se
ai nipoti bisognasse per forza raccontare solo cose belle.Caro nonno, sono trascorsi quasi cent'anni da allora e purtroppo nulla sembra essere cambiato (a parte l'attrattiva dei nostri due continenti), nemmeno il destino di quei migranti che in questi giorni tentavano di raggiungere l'Europa attraversando il Mediterraneo assiepati nella stiva di un barcone di (s)fortuna, morti asfissiati dalle esalazioni del motore esattamente come quei tuoi poveri compagni di viaggio, migranti come loro... migranti come te... e migranti anche come me.
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