La nave dolce è un documentario italiano del
2012 diretto da
Daniele Vicari, che è stato presentato il 2 settembre come evento speciale fuori concorso alla
Mostra del cinema di Venezia 2012. L'aggettivo
dolce del titolo è usato perché la nave
Vlora trasporta tonnellate di zucchero imbarcato a
Cuba.
Il film racconta l'approdo della nave
Vlora (Valona in lingua albanese) nel porto di
Bari, avvenuto in data 8 agosto
1991, con a bordo ventimila albanesi, saliti con la forza a bordo, nel porto di
Durazzo. L'imbarcazione, assaltata da cittadini albanesi attratti dal miraggio di una vita migliore in Italia. In maggioranza persone normali, che si ritrovano a bordo per caso, dopo aver saputo che il porto era stato riaperto. Alcuni sono armati e costringono il capitano a fare rotta verso
Brindisi, ma le autorità dirottano la nave a Bari. Segue lo sbarco e la cattura nel porto e nelle strade adiacenti e la prigionia nello
Stadio della Vittoria, deciso da Roma, contro il parere del sindaco di Bari,
Enrico Dalfino; le rivolte; il rimpatrio (con l'inganno: salirono sugli aerei convinti di essere portati a Roma) di quasi tutti gli esuli, tranne circa 1.500 che riescono a fuggire.
Kledi Kadiu, allora sedicenne, diventerà un ballerino famoso grazie alla partecipazione a un programma di
Maria De Filippi; dichiara nel film: «Solo a pensarci ho ancora sete; finii per bere acqua salata e andai fuori di testa perché la sete aumentò».
Eva Karafili, neolaureata in economia, si imbarca col marito e poi incontra a bordo anche suo fratello, ora fa la traduttrice in
Puglia.
Tratto da Wiky
La nave dolce di Wiky
Kledi Kadiu
Rimpatrio
Jahmento. Rimpatrio .. il crogiolo delle razze è una ricchezza