Sunday, March 13, 2011

Quando scelsi il posto dove sarei nato...


Quante volte abbiamo sentito dire... "Ritornatevene al vostro paese!". Ma davvero qualcuno ci da diritto di sentire un posto solo nostro? Certo, abbiamo tradizioni, usanze, ricordi legati a una terra, che ci ha visto crescere. Ma tutti devono poterne assaporare l'essenza, nel nome della tolleranza, dell'ospitalità, del rispetto. Altrimenti, è razzsimo. Quante volte abbiamo attraversato il mondo rimanendo incantati da ciò che incontravamo? E quanto ci siamo sentiti arricchiti, tornando al nostro luogo di origine? La conoscenza, quindi, intesa come scambio, come ricchezza. Lasciamola agli stolti, la povertà dell'ignoranza.

Quando scelsi il posto in dove sarei nato
Un sorriso per ogni lacrima

2 comments:

балканска девојка said...

fantastico !
non sono riuscita a trovare la foto della copertina del libro, ma oltre a essere daccordo con l'autore sottolineo che se sei extracomunitario povero e brutto vai nei cpt, se invece sei una ragazza giovane e piacente vai nelle stanze del potere e puoi anche rubare che invece che finire in galera ti premiano con un sacco di soldi !
ah! ah! grazie alex.. sei sempre un angelo !

POLITIBALKANDO said...

visto che sul post "kosovo è Serbia" in politibalkando ci sta arrivando un po' di tutto (e sono educata!) abbiamo fatto un nuovo post
se volete darci un'occhiata

politibalkando.blogspot.com/
2011/03/il-dossier-del-consiglio-d-europa.html

è il rapporto del Consiglio d'Europa che accusa Thaci ed è un articolo di Roberto su passaggio a sud-est

avviso tutti che qui non si tollera nemmeno un commento maleducato quindi gli ignoranti possono commentare di là.. tanto poi cancelleremo anche là !

TRASLOCO

  In foto la statua di Ivan Mestrovic, lo scultore croato che ama lavorare per la Serbia Ci siamo trasferiti in 5 altri siti Uno si chiama  ...